Bastia

Doping, arrestato culturista di Bastia

Maxi operazione in tutta Italia. Ai domiciliari un commerciante di prodotti vitaminici


Indagati due umbri. Perquisizioni a Perugia, Città di Castello e Terni


PERUGIA – “Pillole dei miracoli, capaci di cambiarti la vita”. E’ questa una delle locuzioni più usate in ambienti sportivi per riferirsi ai farmaci anabolizzanti.
Un modo di dire, in fin dei conti veritiero, visti gli effetti che le sostante anabolizzanti hanno avuto sulla vita di un
noto culturista di Bastia Umbria.
Le pasticche magiche sono riuscite a trasformargli l’esistenza per ben due volte: facendolo passare da ragazzino grassottello a campione nazionale di body building, prima, e facendolo precipitare da icona della fisicità a presunto criminale in un secondo momento. Quest’ultimo “prodigio” si è verificato proprio nei giorni scorsi. Protagonista della vicenda M.L., 35 anni, campione nazionale di boby building, ma anche titolare di uno dei più conosciuti negozi d’integratori vitaminici del capoluogo umbro.
L’uomo è una delle 15 persone raggiunte nella giornata di ieri da ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip di Forlì nell’ambito di una vasta operazione dei carabinieri del Nas contro un traffico illecito di anabolizzanti e altre sostanze pericolose che venivano commercializzate nelle palestre.
L’ipotesi degli investigatori è che M.L. – già inquisito in passato per episodi analoghi – oltre l’attività lecita svolgesse la vendita di prodotti proibiti. Tra gli acquirenti di questi ci sarebbero stati anche moltissimi giovani.
Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero anche altri due umbri, i quali al momento sarebbero sottoposti ad indagine da parte dei Nas. Nel corso della stessa operazione – nome in codice Titano 2 – i carabinieri del Nas dell’Umbria – comandato dal luogotenente Orazio Pellegrini – ha infatti eseguito, insieme a militari dei reparti del territorio, 12 perquisizioni locali e personali a città di Castello, Bastia Umbra, Perugia e Terni. Sono state così sequestrate diverse confezioni di specialità medicinali ritenute ad azione dopante, nonché integratori considerati pericolosi per la salute pubblica. I provvedimenti – cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere e dieci ai domiciliari – sono stati eseguiti dai carabinieri del Nas in 35 province italiane. Cento le perquisizioni eseguite, 50 gli indagati e circa duemila confezioni di integratori vietati e di sostanze ad effetto dopante sequestrate per un valore di 100 mila euro. La centrale nevralgica dell’ organizzazione era a Cesena, e aveva al vertice un imprenditore locale titolare di un negozio che commercia in integratori alimentari (leciti). II negozio è anche legato ad una palestra della citta’, e importava clandestinamente sostanze dopanti dall’estero, in particolare da Olanda, Stati Uniti, Inghilterra e Australia.
Gli ordini venivano fatti per telefono usando un linguaggio cifrato (spesso utilizzando il colore dei prodotti proibiti), ma anche per e-mail, e posta ordinaria. La merce illegale veniva spedita camuffandola come prodotti pubblicitari o gadget e ar-
rivata alla ditta cesenate che da lì la irradiava in tutta Italia grazie ad una nutrita rete di “agenti di commercio”. Tutti complici tra cui anche personaggi di spicco del mondo del body building, titolari di palestre e istruttori.

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