Nelle prossime ore gli esami sul corpo della 98enne chiariranno l’accaduto
BASTIA UMBRA Saranno gli esami sulla salma, svolti nelle prossime ore, a chiarire le cause del decesso della donna di 98 anni, di nazionalità albanese, il cui corpo è stato trovato lunedì mattina nelle acque del Chiascio. Il gesto volontario sembrerebbe la causa più probabile, ma tutte le ipotesi rimangono valide. Ad allertare i soccorsi un cittadino che passeggiava lungo il percorso verde e che ha notato a terra un paio di ciabatte abbandonate; poco dopo ha notato il corpo, ora a disposizione di medico legale e magistrato. La donna viveva da un ventennio a Bastia Umbra, insieme al figlio, imprenditore edile. Alle forze dell’ordine – indagano i carabinieri della stazione di Bastia Umbra e della compagnia di Assisi, agli ordini del tenente colonnello Marco Vetrulli – l’uomo ha spiegato di essere uscito di casa intorno alle 8 e che, tornato dopo un’oretta circa, non ha trovato la madre. L’allarme per un corpo sul Chiascio è scattato intorno alle 10 di mattina; sul posto, oltre ai carabinieri e alla polizia locale di Bastia Umbra, coordinata dal maggiore Carla Menghella, anche i vigili del fuoco del distaccamento di Assisi e il personale di soccorso. Ora sono in corso le indagini per capire la dinamica di quello che potrebbe essere una disgrazia o un gesto volontario.
Fla.Pag.
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