BASTIA – Ha mosso i primi passi agli albori degli anni Novanta. All’inizio come strumento di lotta politica, di una sinistra molto spesso al margine, poi sempre più indirizzato verso i temi di una cultura definita sociale, ovvero la predisposizione a centrare e a trattare quei temi e quegli eventi da tutti conosciuti e per lo più dimenticati, testimoni di un’epoca, la nostra, ricca di stridore e di contraddizioni. Quasi una ricerca degli “estremi”, è questo che ha caratterizzato l’attività del Circolo “Primomaggio”, animato sin dal suo nascere da Luigino Ciotti. Dallo scorso anno il gruppo ha allargato il suo raggio d’azione e dalle sedi storiche di Bastia e di Assisi si è raggiunta ogni parte della regione. “Le nostre manifestazioni – dice Ciotti – spesso sono centrate sulla presentazione di libri, di film, di mostre. Anzi, si parte da questi elementi per discutere poi sulla condizione dell’uomo in un determinato contesto politico, sociale e ambientale. Per il prossimo futuro – aggiunge Ciotti – sono previsti incontri con Padre Renato Kizito Sesana, missionario comboniano in Kenia, con don Luigi Ciotti e Gianni Minà. Viviamo di autofinanziamenti e non abbiamo mai chiesto soldi pubblici per le nostre iniziative”.
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