Il fantasista rinuncia al suo trasferimento al Bastia


Problemi di lavoro alla base del divorzio tra le parti
Il Castel del Piano è pronto all’acquisto

Pagina a cura di Fabio Marracci


 Bastia
Sembra un’estate da incubo quella che il Bastia calcio si appresta a vivere. Si perché non bastava la storia dei giocatori epurati, non bastava la polemica con cui la Sambenedettese sta tentando di accaparrarsi 2 dei pezzi pregiati della rosa biancorossa (Battistelli e Marianeschi), ora ci si mette pure Capaccio a fare i capricci, Si perché, a quanto sembra, sarebbero sorte delle difficoltà anche su quello che, insieme a Zanchi, è (era???) l’unico colpo della campagna acquisti in entrata. Il numero 10, ex Castel Rigone, infatti, sarebbe Costretto per motivi di lavoro, a non accettare la destinazione bastiola. Per lui si parla già di un nuova probabile collocamento al Castel del Piano. Alla base di questo dietrofront, dicono i bene informati, al dì là delle dichiarazioni di facciata, ci sarebbe la preoccupazione, da parte del fantasista, per la squadra che sta (non sta…) nascendo; al momento dell’accordo, infatti, nessuno gli aveva parlato di tutte queste cessioni che stanno indebolendo non poco l’organico a disposizione di mister Tobia. Per ovviare a ciò la dirigenza bastiola , ha tentato invano di mettere sotto contratto Procelli, bomber del Trestina , che però ha ascoltato le offerte ed ha gentilmente rifiutato. A questo punto si sarebbe pensato al fraterno amico di Capaccio quel Sauro Roscini, anche lui accasato a Castel Rigone. Non sarà facile comunque arrivare al bomber, visto che dalle parti del presidente Cucinelli, la conferma del numero 9 è condizione imprescindibile, da cui ripartire per un fare campionato quanto meno dignitososo

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