Bastia

«Dialogo tra Pd, Sinistra e Verdi»

STRATEGIE 
Le forze politiche guardano a nuove alleanze sui programmi
 
 IL DIBATTITO LA PROPOSTA DI CALISTRI (SD) E DOTTORINI (AMBIENTALISTI)  
 
— PERUGIA —
FRANCO CALISTRI di Sd replica alle critiche del PdCi: «C’è da sperare che, dopo il disastroso esito delle elezioni romane, qualche dubbio sulla giustezza della strategia sin qui seguita inizi a affacciarsi nelle menti dei dirigenti nazionali e umbri del Pd. Al risultato elettorale del Partito Democratico umbro ben si attaglia la celebre frase “hanno creato un deserto e la chiamano pace”. I dati elettorali ci consegnano infatti una realtà di progressivo restringimento del campo del centrosinistra, a livello nazionale come regionale. In Umbria già da oggi il centrosinistra non è più maggioranza, oltre ad Assisi e Todi, anche a Foligno, Gualdo Tadino e Bastia, a Spoleto è in vantaggio di uno 0,29%, per parlare solo delle città sopra i 15.000 abitanti. C’è da stare poco allegri. Se si vuole costruire un’alternativa credibile una qualche riconsiderazione sulla linea politica va fatta. Per parte nostra, ci è parso chiaro che contrastare la destra è possibile solo a partire dalla costruzione di un uovo centrosinistra. Per questo riteniamo che, in un percorso costituente da aprire subito, si vadano a definire valori, contenuti, programmi di un progetto che ha come obiettivo la costruzione di una sinistra in Italia. Come Sinistra Democratica siamo rispettosi del dibattito interno apertosi nelle altre formazioni politiche della sinistra ma temiamo che tutto ciò porti ad una chiusura all’interno, o peggio si risolva in un ritorno a polverose certezze del passato, che condannerebbero la sinistra a un ruolo marginale».


E SUL VOTO scende in campo anche Oliviero Dottorini, presidente regionale dei «Verdi e civici»: «Si fa sempre più necessario l’avvio di un dialogo tra Sinistra, Verdi e Pd per una riflessione comune sui motivi della sconfitta elettorale. Per i Verdi questo è il momento di recuperare la trasversalità che sempre ha accompagnato il nostro slancio riformista».
Cristina Belvedere 

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