BOXE LO SFOGO DI FALCINELLI
di SERGIO PIOPPI
— PERUGIA —
CI SARÀ Michele Di Rocco venerdì 27 aprile a Reggio Calabria nonostante sia saltato, problemi di borsa, il match con il francese Benito dove il pugile di Bastia Umbra metteva in palio la corona della Comunità Europe dei pesi leggeri da lui stesso detenuta. Di Rocco disputerà sei riprese contro un avversario di provenienza ungherese. Il classico match per tenersi in condizione, anche se ogni avversario va preso sempre con la massima concentrazione, in vista di battersi per il titolo europeo assoluto detenuto dall’inglese Bamy il quale ha sconfitto ai punti, un mese fa circa, l’italiano Lauri. Adesso nella graduatoria europea Di Rocco è secondo in classifica proprio dietro l’attuale campione. Quindi è lo sfidante ufficiale al titolo. Adesso dipende dallo stesso Bamy il quale ha la possibilità di difendere per una volta volontariamente il suo titolo, scegliendosi quindi l’avversario, e poi salirà sul ring contro Di Rocco. I tempi di realizzazione del match entro l’autunno. Dopo Reggio Calabria Di Rocco sarà presente, per un altro incontro di rodaggio, nella riunione che si terrà il 26 maggio a Ravenna imperniata sul titolo europeo dei piuma dove è impegnato l’azzurro Servidei.
Intanto registriamo una considerazione, del tutto plausibile, dell’allenatore del pugile umbro Gerardo Falcinelli.
«Il pugilato italiano — ha detto Falcinelli — sta perdendo sempre più tradizione ed immagine. Si lavora poco sulla qualità. Si allestiscono riunioni di basso profilo tecnico e spettacolare a svantaggio dell’aspetto economico. Le borse dei pugili sono sempre più povere. Oggi in Italia un pugile professionista, anche se di buon livello, quando termina la carriera è costretto a cercarsi lavoro per vivere».
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