Boxe Il pugile ’umbro’ traccia il suo programma per il 2014. «Posso andare in Usa»
Sergio Pioppi
Bastia -IL RIPOSO DEL GUERRIERO durante le feste in quella che è diventata oramai la sua dimora insindacabile, Bastia Umbra. Michele Di Rocco (nella foto) si è confermato campione europeo dei superleggeri poco prima di Natale a Milano superando ai punti in dieci riprese l’ostico finlandese Ville Pijspanen al termine di un match dominato nettamente.
Dopo questo ultimo successo quali i progetti di Di Rocco per il 2014?
«Quelli di arrivare a combattere per il titolo mondiale WBC contro l’attuale campione messicano Denny Garcia — afferma il pugile naturalizzato umbro — anche se prima avrò ancora una sfida europea. Credo entro il prossimo aprile».
Ha visto combattere Garcia?
«Attualmente è il peso superleggero più forte in circolazione. Sì, ho visto alcuni suoi match. E’ molto forte fisicamente, ma io sono più tecnico e veloce. Verrebbe fuori un grande match».
Andrebbe a combattere negli Usa?
«Certamente. Basta trovare l’occasione giusta».
Pensa di essere pronto per il grande salto?
«Assolutamente sì. Adesso sono il numero 14 al mondo, ma con un’altra vittoria a livello europeo posso ancora scendere».
Lei oramai è umbro a tutti gli effetti, ma a livello pugilistico ha cambiato preparatori, allenatori e manager da 4-5 anni. Ha qualche rimpianto?
«Visti i risultati direi che ho fatto bene. Ringrazio coloro che mi hanno aiutato in passato ma adesso sto lavorando bene sia con il mio manager Salvatore Cherchi che con i miei allenatori Franco Cherchi e Carlo Maggi. Inoltre vorrei fare una particolare citazione al mio preparatore atletico Fabio Morettini che è di Bastia Umbra».
Lei ha 31 anni, quanto pensa possa durare ancora la carriera?
«Fino a 35-36 anni. E’ quella l’età giusta per smettere. Vorrei farlo da campione e con il giusto riconoscimento economico. Oltre querll’età diventa difficile. Prendere pugni a 40 anni da un ragazzino di 20 non mi piacerebbe affatto».
Ha mai pensato al dopo carriera agonistica?
«Ho in mente di aprire una palestra qui a Bastia Umbra. Perché intendo rimanere qui per sempre. A dire il vero c’è una palestra a Bastiola che è stata chiusa. Mi piacerebbe riaprirla».