Bastia

Deruta manda a vuoto il Bastia

In un paesaggio imbiancato dalla neve Gentili e soci passano sul velluto: 2-0


Una marcatura per tempo e la pratica è di fatto già archiviata
La gara è cominciata in ritardo perchè la squadra ospite attendeva l’arrivo di Brunelli


DERUTA: Bonacci 6, Baldassarri 6,5 (40’st Trollini sv), Fioriti 6.5, Fornetti 6.5, Casciola 6.5, Poggiani 7, Gentili 6,5, (43′ st Arcangeli sv), Farinelli 6.5, Barone 7, Berdini 6.5, Caporali 5,5 (22’st Marinacci 6). All.: Schenardi. A disposizione: Mazzella, Cecchetti, Natili, Fastellini.
BASTIA: Tajolini 6.5; Gorietti 6, Pacchioni 6, Frenguelli 5, Zanchi 5.5, Polchi 6, Batti-steli 6.5, Giacometti 5,5 (26′ st Marianeschi 6), Mancini 6, Belckachack 6, Biagini 6, (34’st Ubaldi sv). All.: Cocciari. A disposizione: sensi, Galli, Mazzola, Bellatalla, Canistrà.
ARBITRO: Baldicchi di Città di Castello (Puletti e Mastrangeli).
RETI: 23’pt Gentili, 35’st Berdini.


DERUTA – Con un filo di gas, come sulla neve. Come un paesaggio imbiancato richiede. Senni strafare, contro un Bastia troppo verde per andare a punti, la capolista continua la sua avanzata sistematica e vincente. Professionista consumata, il Deruta resta di sasso difronte ai frizzanti refoli avversari, ma è un attimo, e il giogo viene ristabilito sul collo dei vivaci puledri.
Ventaglio offensivo spiegato, con le quattro punte tutte in piedi, mediana Fornetti-Farinelli ormai certezza anche a marce ridotte. Difesa poco o nulla impegnata ma solida come un acquedotto romano. Sbadati i biancorossi, peccati di gioventù, ma belli davvero ad inizio ripresa, veloci ed entusiasmanti, di breve vita pero, come una goletta intercettata da un incrociatore. Belckachack sembra sempre sul punto di regalare perle ma è un vulcano che brontola soltanto, senza lapilli; Biagini e Mancini grande volontà, Giacometti sgomento dài latrati dei cagnacci Farinelli e Fornetti, Zanchi elegante anche nei numerosi errori. Polchi metri dietro a casa sua non demerita su per giù. Barone all’opposto era un ossesso, corse tiri, gol sospesi e assist, come il primo su punizione per Berdini. Il fantasista si avvitava accasciandosi e pizzicava di cute per il vantaggio. Particolare rilevante, in completa solitudine.
Niente da fare per la reazione, la mediana saliva di tono e Frenguelli non riusciva a contenere una briciolina che fosse una, figuriamoci i cagnacci; il Deruta straripava debordando fragorosamente dinanzi a Tajolini,  fortunatamente in giornata da Tajolini.
Rientro negli argini soltanto al 46′. Ora il Bastia; Battistelli, talentino, impensieriva veramente Bonacci due tre volte, una tra l’altro incantevole mandando a sorridere Fioriti e Casciola, finchè Biagini segnava il pari come non si potrebbe, con la bandiera alta. Da allora solo Deruta, sempre con Barone dappertutto, anche sulle imprudenti riflessioni di Zanchi che regalava l’appoggio per il raddoppio facile facile del principino Berdini. Il Bastia giunto in ritardo per attendere un ritardatario (Brunelli che poi non si è visto) comincia a sentir puzza di bruciato, ma questa gioventù fa ben sperare, purchè non resti sola, caricata di pesi eccessivi, soffocata.
Gli azzurri soffiano e volano come la tramontana andando a più otto con le stesse gare delle concorrenti, si badi bene; un baratro.
Assaporandola, la neve a Deruta ha un sapore tutto speciale. Tre punti pesanti perche si annuncia ricco di soddisfazioni.
Andrea Roscini


Le interviste
Antonini felice Cocciari: “Meglio meno lodi”
Grande gioia da parte della capolista, Il Deruta con questa vittoria alunga la striscia positiva e soprattutto allunga in vetta, attendendo un altro turno casalingo per sfondare in modo definitivo. 
Ne è consapevole ìl triumviro per eccellenza, Alessandro Antonini che osserva: “tutto per verso giusto oggi, la vittoria credo sia giusta meritata, arrivata con praticità senza maramaldeggiare. Considerando le loro assenze oggi c’è stato  un buon Basti qui al comunale. Ora ho capito come abbiano fermato Castetrigone e Gualdo. Godiamoci que, sto bel momento e pensiamo al Campitello.
Sereno mister Massimo Cocciari, analizza la partita e parla di una squadra estremamente giovane, dignitosa, anche di più forse. Però il campionato è spietato, vorrei meno eiogi e più punti. Qui naturalmente si può perdere però la disattenzione sul primo gol è un regalo che non si può fare a questa squadra. E poi vorrei rivedere meglio…”.
Ma ormai la partita il suo verdetto l’ha decretato e tutto il resto sono soltanto chiacchiere.

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