Bastia

Deruta -1 la rivoluzione dei playoff

Il presidente Antonini (inibito tre mesi) si preso una notte di riflessione, ma il ricorso alla Caf sembra scongiurato: “Todi o Torgiano cambia poco”


La commissione disciplinare penalizza gli azzurri di un punto per il ritardo di Cannara: spareggi stravolti
I nuovi accoppiamenti delle semifinali sono Deruta-Todi e Bastia-Torgiano. La partita incriminata è stata giocata il 21 gennaio tre mesi e mezzo fa
Il patron: “Siamo delusi e amareggiati”



GIANLUCA ZINCI


DERUTA – Un punto di penalizzazione al Deruta e tre mesi di inibizione al presidente Antonini. Questa la decisione della commissione disciplinare dopo l’audizione di ieri sera. Presenti il presidente della commissione Luciano Ghirga, oltre tutta la commissione, per la procura federale l’avvocato romano Andrea Manganelli e il presidente del Deruta Antonini che è stato ascoltato per una ventina di minuti. Non sono valse a nulla le memorie difensive predisposte dalla società azzurra, che ha voluto ricordare che quel ritardo a Cannara nella quinta di ritorno è stato un semplice atto civile, e non una protesta vibrante. Antonini ha voluto far presente come durante la stagione il presidente stesso e i dirigenti hanno fatto presente allo stesso presidente federale Luigi Repace uno stato di disagio, di difficoltà su certe interpretazioni arbitrali.
Per la commissione disciplinare però quella presa d’atto del Deruta annunciata qualche giorno prima della gara del 21 gennaio, già il 17 gennaio a mezzo di una comunicazione inviata al presidente del Cru, era passibile di penalizzazione. Il Deruta è stato ritenuto responsabile della violazione dell’articolo 54 delle norme organizzative interne della federcalcio, per l’ingiustificato ritardo della squadra in campo con l’applicazione automatica dall’articolo 12 del codice di giustizia sportiva con la penalizzazione di un punto. La commissione disciplinare ha valutato l’atteggiamento sereno del Deruta, i precedenti di una società che non è stata mai responsabile di fatti di violenza, ma quell’articolo dodici non ha dato scampo al Deruta. Sembra però scongiurata la possibilità di un ricorso alla Caf che avrebbe portato al probabile slittamento delle partite in programma per domani. E’ infatti assurdo, ma ormai la giustizia sportiva è abituata a ciò, che questo deferimento sia stato discusso alla commissione disciplinare dopo 103 giorni dalla gara in questione, anche perché il presidente federale Repace ha inviato gli atti alla procura federale martedì 23 gennaio. Antonini comunque si è preso una notte di riflessione, ma già da ieri sera apparivano chiara la sua intenzione di non portare avanti la vicenda.
Il Deruta ora dovrà giocare col Todi, e il Bastia col Torgiano, visto che Marinacci e compagni scivolano al quinto posto. Una gara col Todi sentita e parecchio anche perché in casa biancorossa ci sono i tre ex moschettieri Formica, Moscatello e Menichetti. “Siamo delusi, amareggiati, per la decisione della commissione disciplinare, che arriva al culmine di una stagione dove – ammette Antonini – avremo anche commesso degli errori, ma non siamo stati i soli a commetterli. Certo essere giudicati dopo oltre cento giorni crea un certo imbarazzo e rammarico. Ma accettiamo la decisione di buon grado – ha aggiunto in serata in diretta ad Umbria tv -, tanto non cambia molto tra affrontare il Todi o il Torgiano”.
Dopo il caso Ragnacci un altro ritardo ingiustificato della giustizia sportiva, ma dalle stanze capitoline della federcalcio ribattono che i tempi sono questi: un deferimento discusso a 36 ore dall’inizio dei playoff per un fatto avvenuto il 21 gennaio.


 

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