Nei guai l’ex cda Codep, tre dipendenti dell’Arpa, sindaco e Giunta. L’accusa: smaltimento illecito di rifiuti zootecnici

BETTONA – Rifiuti zootecnici smaltiti in maniera illecita. Secondo un meccanismo consolidato, per l’accusa, reso possibile grazie alla complicità di funzionari dell’Arpa territoriale. Il pm Manuela Comodi ha chiesto il giudizio per 26 persone al termine delle indagini sulla gestione dei residui, speciali non pericolosi, degli allevamenti di suini della
zona di Bettona e degli scarti delle lavorazioni dei frantoi. Smaltimento che avveniva al depuratore di Bettona gestito dalla Codep.
A fine luglio del 2009 il pm aveva chiesto e ottenuto, dal gup Claudia Matteini, 11 misure di custodia cautelare, a conclusione di 3 anni di indagini da parte dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico. Ottantacinque le persone indagate a piede libero, tra cui amministratori pubblici, tecnici comunali, allevatori e trasportatori. Per l’accusa, la Codep –
cooperativa composta da allevatori – avrebbe gestito una quantità di reflui estremamente superiore a quanto consentito. I liquami in eccesso, insomma, sarebbero stati smaltiti in modo incontrollato, sversati anche in terreni non autorizzati oppure diversi da quelli indicati nella documentazione. Documenti contraffatti,quantità superiori al consentito e controlli dell’Arpa che, viene contestato, non portavano a sanzioni oppure erano stati concordati.La richiesta di processo riguarda i componenti dell’allora consiglio di amministrazione della Codep, tre funzionari dell’Arpa, imprenditori
e autotrasportatori), la giunta comunale di Bettona e il responsabile dell’area Tecnico- urbanistica del Comune

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