CCOMUNICATO STAMPA
Caso Susta di Bettona: “Inaccettabile il comportamento della maggioranza di centrodestra che ha bocciato in Consiglio Comunale un ordine del giorno a sostegno del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda”
Rifondazione comunista di Bastia ritiene inaccettabile il comportamento tenuto dal centrodestra durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale, nella quale Sindaco e maggioranza hanno respinto e bocciato un ordine del giorno che sollecitava l’intervento della Regione dell’Umbria per dare subito risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo Susta di Bettona, per mantenere gli attuali livelli occupazionali e per salvare una realtà produttiva così importante.
Intendiamo ricordare che il Consiglio Provinciale di Perugia e il Consiglio Comunale di Bettona hanno votato all’unanimità, su iniziativa di Rifondazione comunista, l’ordine del giorno, andando oltre le pur legittime differenze politiche nell’interesse dei lavoratori e del territorio e determinando alcuni risultati importanti ed inequivocabili, come lo sblocco dei crediti dovuti dall’Agenzia Italia Lavoro in base ai percorsi del Progetto Pari e l’interesse diretto di Regione dell’Umbria e Svilluppumbria rispetto alla definizione di un serio piano industriale di rilancio.
Certo, la situazione resta complessa, ma una forte presa di posizione unitaria della massima assise democratica della nostra città avrebbe sicuramente determinato un ulteriore e particolare interesse alla vicenda. Ma del resto questa è la maggioranza che governa Bastia, degna rappresentante di Berlusconi, capace quest’ultimo di trovare i soldi solo per banche e speculatori, non certo di bloccare i licenziamenti, estendere a tutti i lavoratori gli ammortizzatori sociali e di definire una nuova politica industriale per il paese.
Noi pensiamo invece che occorra tenere alta l’attenzione sul caso Susta e da subito ci muoveremo in questo senso, perché convinti che le maestranze siano in possesso di tutte le potenzialità, capacità ed esperienze tali da mantenere sul territorio, pur in un contesto di forte crisi, una vocazione per l’industria manifatturiera tessile. Nell’interesse dell’economia del comprensorio, ma soprattutto del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori.
– La segretaria del Circolo –
Amelia Rossi