Bastia Umbra Tra Pecci e Lungarotti tutto rinviato al secondo turno. La candidata sconfitta: “Siamo senza preclusioni”
L’appello ”Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche E’ necessario un cambio di rotta”
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Il giorno dopo il primo turno, Bastia si risveglia con un dato in controtendenza rispetto a quelli nazionali ed europei, con il Pd che supera FdI, il crollo della Lega che in cinque anni ha perso 1800 voti, il M5S che (come sempre) in coalizione dimezza i suoi voti, un’Alternativa Popolare per Matteo Santoni che con i suoi 5 candidati a zero voti fa registrare a livello di lista la peggior performance quanto a candidati fermi al palo: peggio fa solo la coalizione di Catia Degli Esposti, che colleziona sei candidati a zero, di cui quattro in Bastia Futura; poi ci sono i 3 consiglieri a zero per Paola Lungarotti e i 4 in quota Erigo Pecci. Ma soprattutto c’è la forza delle civiche, che a Bastia Umbra valgono il 44% dei voti se si sommano i voti ottenuti dalle tre liste dei candidati finiti al ballottaggio e dalle quattro di Degli Esposti. E sarà dunque proprio Catia Degli Esposti, che comunque sperava in un risultato diverso e ammette a caldo “un po’ di delusione, per il risultato complessivo e l’andamento di alcune liste”, l’ago della bilancia. “Siamo in attesa di capire come andare avanti, non è che ci sono preclusioni particolari. Parleremo con chi avrà voglia di parlare con noi, non so se ci cercheranno da destra o da sinistra”, le sue parole a poche ore dalla chiusura dei seggi. E pur ammettendo di avere più affinità con il centrodestra, non sembra essere d’accordo con le parole della Lungarotti secondo cui le due candidate donna avevano “una sorta di accordo morale: chi delle due fosse andata al ballottaggio avrebbe sostenuto l’altra”. Anche perché parte della coalizione ha sostenuto Degli Esposti si è staccata dalla maggioranza in netta polemica – a sbattere la porta a febbraio sono state Bastia Popolare e un pezzo di Forza Italia confluito in Forza Bastia; i cui esponenti, in consiglio comunale, per tenere il punto hanno anche votato contro a un documento tecnico come il bilancio consuntivo, rischiando di far commissariare Bastia per neanche un mese – senza dimenticare che non più tardi di una settimana fa Lungarotti veniva definita da Degli Esposti “un sindaco che non ha saputo incarnare il vero spirito del centrodestra sociale e liberale. Guidando il Comune in modo personalistico, senza dimostrarsi all’altezza delle scelte di cui Bastia necessita e che, per mancanza di coraggio, non sono state assunte”. Qualcosa di più, insomma, di quelle che Paola Lungarotti ha definito “difficoltà a parlarsi che sono nate dalla contingenza”; per la prima cittadina c’è peraltro da fare i conti con la disintegrazione della Lega Nord: rispetto alle comunali di cinque anni fa (quando il Carroccio era in pieno boom e sosteneva Catia Degli Esposti) i voti persi per strada sono oltre 1800, 2017 contro i 193 di oggi; meglio solo del Partito Socialista in quota Pecci, che di voti nel prende 190. Il fu segretario comprensoriale (di Assisi, e oggi in Forza Italia) Stefano Pastorelli si è portato via buona parte della squadra e la lista messa in piedi vede il papabile consigliere più votato prendere solo 28 voti; e se il confronto con le Comunali di cinque anni fa è impietoso, anche a fare i conti con le Europee in cui si è votato negli stessi giorni delle amministrative, il confronto non va meglio: la Lega europea prende quasi 700 voti, perdendone quindi 500 nel passaggio alla scheda con i candidati alle amministrative. E fra le due litiganti c’è Erigo Pecci. Primo nei sondaggi, il candidato del fronte progressista anche lui va a caccia dei civici della Degli Esposti, non tanto per un accordo di partito con la candidata, oggettivamente improbabile, ma puntando sul programma: “Siamo convinti che il nostro sia un bel punto di partenza – le sue parole – gli elettori hanno premiato il lavoro serio che abbiamo pensato e fatto per la città e in questi quindici giorni ci rivolgeremo a chi si è speso per dire la sua rispetto all’amministrazione uscente che va al ballottaggio con una percentuale di voti inferiori rispetto a chi l’ha sfidata”. E ancora: “Oggi noi ci rivolgiamo a tutte le forze civiche e politiche, e a tutte le persone che si sono spese in questi mesi consapevoli che a Bastia è necessario un cambio di rotta rispetto all’attuale situazione – ha dichiarato ieri Pecci – Noi riteniamo che questo impegno, aldilà dell’appartenenza e del colore politico, non debba essere vanificato, proponendo un progetto che parte dal dialogo e la considerazione di tutti, che ha come obiettivo unico il benessere della cittadinanza e la cura per la nostra Bastia. Domenica 23 e Lunedì 24 Giugno è il momento di fare quel passo in più, per dare alla nostra città un futuro fatto di passione e competenze, una nuova prospettiva amministrativa”, ha concluso. Sarà una lunga traversata fino al voto del 23 e 24 giugno.
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