La candidata ha le idee chiare per le amministrative: “La sfida è ambiziosa: dobbiamo far ripartire la città con interventi su settori sinergici tra loro. Vogliamo essere il primo polo commerciale e artigianale dell’Umbria”
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Il Corriere dell’Umbria chiude il suo giro di interviste con Catia Degli Esposti, sostenuta da Civica per Bastia, Bastia Popolare dell’ex vicesindaco Francesco Fratellini, Bastia Futura e Forza Bastia, formata dal gruppo consiliare di Forza Italia che è uscito dalla maggioranza per sostenere la candidata civica e a cui ha dato il suo endorsement anche Italia Viva, che includerà alcuni giovani nella lista Bastia Futura.
– Catia Degli Esposti, dopo l’esperienza del 2019 proverà di nuovo a conquistare la poltrona da prima cittadina: perché? Nel 2009 avevo contributo alla grande vittoria del centrodestra. Nel 2019 con un grande risultato abbiamo sfiorato il ballottaggio, dove sicuramente sarebbe stato premiato il progetto di rilancio della nostra città. Il lavoro fatto in questi 5 anni all’opposizione, però, non può essere vanificato. Per questo ho accettato di candidarmi a sindaco, anche per le sollecitazioni ricevute da parte di tanti nostri concittadini e per il sostegno di una nuova coalizione che con me condivide una progettualità che potrà affrontare con competenza e determinazione le decisive partite che avremo di fronte nei prossimi anni. Una sfida ambiziosa che Civica per Bastia, Bastia Futura, Bastia Popolare e Forza Bastia hanno deciso di raccogliere sostenendomi.
– Quali sono a suo giudizio le mancanze della giunta? Il sindaco Lungarotti non ha saputo gestire la sua stessa maggioranza, tant’è che in tanti hanno preso le distanze, facendo sfiorare a Bastia l’onta del commissariamento. Ha disatteso il confronto sulle questioni della città, non solo in consiglio comunale. Una guida autoreferenziale, che invece ha mostrato mancanza di programmazione sui grandi progetti, così come sui piccoli interventi di manutenzione. Basti guardare in che stato si trovano le nostre strade (rattoppate e non rigenerate) e le aree verdi (mai era accaduto di averle con l’erba così alta).Non ci sono strutture per lo sport (sintomatico il flop del pallone di San Lorenzo), né un programma continuativo di eventi culturali. Scelte non condivisibili e costose che hanno fatto perdere alla nostra città la centralità che aveva. Per questo abbiamo predisposto un programma ambizioso per riaccendere Bastia.
– Ha con sé un pezzo di centrodestra che, dopo anni di mandato amministrativo, ha scelto di sostenerla… La storia politica mia e di altri esponenti che sono con me in coalizione è nota. Storie di persone che hanno anteposto una ben più agevole attività all’interno dei partiti e hanno coraggiosamente deciso di avere la libertà di scegliere per il bene della propria città. Ci siamo ritrovati in quel sentire comune di riportare al servizio della città competenze, esperienza
e concretezza. Un bagaglio di valori che non hanno più riscontrato nel gruppo di cui facevano parte. Io e la consigliera Migliorati abbiamo provato in questi anni a dialogare con il sindaco Lungarotti, che si è sempre dimostrata chiusa al confronto, continuando a fare scelte sbagliate. E in questo modo ha portato anche altri a prenderne giustamente le distanze. Perché i partiti sono un fondamentale tassello di una società democratica, ma in alcuni casi, magari in nome di equilibri ed esigenze extraterritoriali, a livello locale possono diventare un freno e non un elemento propulsore. Lo stiamo vivendo in questi giorni, dove i cambi di casacca innescano scenari diversi con mancanza di coerenza e con totale disinteresse alle questioni vere del territorio. Con noi, poi, si sono ritrovate persone animate da una sana e disinteressata passione civica.
– Quali sono i suoi progetti amministrativi per il futuro di Bastia? Il nostro programma è ambizioso, ma concreto. L’obiettivo è far ripartire la città, mettendo in campo azioni su settori sinergici tra loro. La prima priorità muove dall’evidenza che Bastia era uno dei principali poli commerciali e artigianali dell’Umbria e non lo è più. O almeno, non come sarebbe potuto essere e dovrà tornare ad essere. Aiutando le piccolo imprese e favorendone l’arrivo di nuove con contributi mirati a progetti specifici e azioni di defiscalizzazione. Per far ripartire Bastia è necessario che la città sia resa attrattiva anche con un programma culturale di livello e non improvvisato. E con manifestazioni da ospitare nella Cittadella dello Sport, il cui fiore all’occhiello che sarà il nuovo palazzetto. Predisporremo un piano complessivo di mobilità che consenta di lavorare in modo serio sulle infrastrutture, mettendo in campo scelte coraggiose su nodi viari come il semaforo sull’Assisana, Bastiola, la rotatoria di XXV Aprile. Oltre che predisporre per tutto il territorio un progetto per la mobilità ciclo-pedonale. Misure a sostegno dell’infanzia e delle famiglie, favorire la realizzazione di nuove Rsa per gli anziani. Una città più bella e funzionale, ma anche più sicura.
– Un appello ai cittadini: perché dovrebbero votare Catia Degli Esposti? Perché a Bastia sono nata ed ho sempre vissuto, e quindi la mia storia, personale, professionale e politica, è conosciuta. Bastia non ha bisogno di chi vuole far credere di avere la bacchetta magica, ma di amministratori appassionati e competenti, che concepiscano la politica come servizio e non abbiano bisogno dei servizi della politica. Con me una coalizione che ha al suo interno persone competenti ma anche tanti giovani che hanno a cuore la città con cui mettere in campo la Bastia del futuro.
Il profilo
Catia Degli Esposti, 63 anni, imprenditrice, laureata in economia e commercio, già amministratore delegato Lucciola srl di Bastia Umbra e amministratore della Fegime spa (grossisti di materiale elettrico) di Milano, ha ricoperto il ruolo di assessore con le deleghe a lavori pubblici, polizia locale, viabilità e sicurezza nella seconda giunta Ansideri, dalla quale era poi uscita per candidarsi in solitaria con la Lega, di cui è stata consigliere comunale fino a qualche mese fa prima di uscirne per aderire a Umbria Civica con cui ora tenta, per la seconda volta, la scalata al palazzo comunale.
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