AGRIUMBRIA NON SOLO PRODOTTI TIPICI, MA ANCHE STORIA CULTURA E TRADIZIONI NEGLI STAND VALNERINA in vetrina. Storia, cultura e tradizioni alimentari di questa suggestiva parte del territorio umbro saranno tra le protagoniste della quarantaduesima edizione di Agriumbria, di scena nei padiglioni di Umbria Fiere, a Bastia Umbra, da venerdì a domenica. Sotto i riflettori finiranno in particolare lo zafferano di Cascia e il farro di Monteleone di Spoleto. A motivare la scelta di puntare su questi due prodotti è stato il presidente di Umbriafiere s.p.a., Lazzaro Bogliari: «Il nostro obiettivo — ha detto Bogliari — è far conoscere l’Umbria e le sue specialità. Il farro di Monteleone e lo zafferano di Cascia sono due tipicità in grado di valorizzare tutto il sistema-Valnerina e, di riflesso, la regione nel suo complesso». La presenza di Monteleone di Spoleto sarà ulteriormente enfatizzata con l’esposizione della copia, scuola Manzù, della preziosa Biga del VI secolo a.C. ritrovata nel 1902 nelle campagne del piccolo comune spoletino ed ora oggetto di un contenzioso tra il Ministero dei Beni Culturali ed il Metropolitan Museum of Art di New York, dove attualmente si trova l’originale. «La presenza nel contesto di Agriumbria rappresenta un’opportunità di promozione turistica per la Valnerina — ha sottolineato Gino Emili, sindaco di Cascia —. Le tipicità agroalimentari rappresentano una delle più grandi ricchezze del nostro territorio. L’Umbria è fatta di piccole realtà — ha aggiunto Emili — che non possono essere trascurate per il raggiungimento di un risultato organico dal punto di vista turistico».
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