Bastia

Dalla città alle primarie,il Pd a carte scoperte

Intervista al segretario Vannio Brozzi sullo scenario politico e amministrativo di Bastia Umbra
BASTIA – Acque agitate a Bastia? Quel tanto che basta a garantire il movimento necessario a tenere vivo dibattito e, soprattutto, azione politica, con un’opposizione che non perde occasione per dare battaglia e mettere i puntini sulle “i”. E, a proposito di opposizione, mentre l’Italia ferve in vista delle primarie, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Vannio Brozzi, segretario dei Democratici bastioli.
Il Pd bastiolo, negli ultimi tempi, è più che mai combattivo, è così difficile il dialogo con la maggioranza?
«L’opposizione bastiola è stata ed è sempre aperta alla collaborazione con l’Amministrazione al fine di dare alla città il meglio. Non si può, però, non prendere atto che anche su quei punti in cui si potrebbe essere d’accordo la maggioranza si pone in maniera confusa e poco trasparente, non creando quindi quel clima adatto alla collaborazione. Volendo portare un esempio, possiamo parlare del capitolo scuola. Il Pd è favorevole alla riorganizzazione delle strutture scolastiche di Bastia, ma in un ottica a più lungo termine, con la certezza che le scelte non debbano essere ridiscusse, che vi sia un serio progetto didattico a sostegno di ogni decisione e che ogni sforzo venga condiviso e compreso dai genitori. Ad oggi, l’unica cosa certa è che si corre il rischio di vanifica-re il progetto di mantenimento della Presidenza della Scuola media».
Altri temi caldi sono viabilità e prg..
«Riguardo alla gestione del prg, apprezziamo molto il pool di tecnici all’opera, il problema è che non emerge qual è l’indirizzo politico in merito. E se manca questo, mancano le basi per un buon lavoro. In merito all’area San Marco non possiamo fare a meno di sottolineare i gravissimi ritardi con cui si sta affrontando la definizione urbanistica di tale area. Qui non vale la motivazione dei ritardi della vecchia giunta, dall’insediamento di questa sono già passati 3 anni e mezzo. Sarebbe il caso di dire: giunta, se ci sei, batti un colpo! Per non parlare della questione viabilità. Vogliamo parlare delle modifiche al traffico in via Firenze nel tratto che va dall’incrocio con via della Rocca a quello con via Roma e via Veneto. Ciò che preoccupa è, nello specifico, il prolungamento dei tempi di chiusura del cantiere e conseguentemente dei tempi di consegna delle opere pubbliche ed il conseguente disagio alla viabilità, sia per la cittadinanza, sia per le attività economiche.
Senza dimenticare le ripercussioni che la nuova viabilità avrà sul traffico verso il centro della città e su quello diretto da via Firenze a S. Maria degli Angeli-Assisi. Non possiamo, a tale proposito, non far notare che l’attuale sistema di viabilità, in vigore da 12 anni, si è dimostrato ottimale».Passiamo al problema stalle…
«Su questo punto siamo ancora in attesa di una proposta da parte dell’attuale maggioranza. Le nostre idee sono già state consegnate da tempo».
Cambiamo pagina, passiamo alla gestione delle risorse. «Rispondo citando un esempio su tutti. In un momento storico in cui c’è ristrettezza di risorse. Il comune di Bastia ha assunto un nuovo comandante dei vigili per una spesa di 60mila euro annui. Ma ci rendiamo conto che con questa cifra si sarebbe potuto chiedere un mutuo di 500mila euro da destinare a necessità impellenti del territorio? E non dico altro».
Dulcis in fundo, affrontiamo il tema primarie. C’è chi preannuncia uno scontro tra i sostenitori di Renzi e quelli del segretario Bersani che, a seconda del risultato, potrebbe avere forti ricadute nei mesi a venire. Nessuno più di lei può conoscere la reale atmosfera che si respira nel Pd.
«Fibrillazioni? E chiaro che a qualcuno fa gioco far circolare questo tipo di indiscrezioni. Ma la realtà è diversa. Le primarie sono uno strumento di democrazia importante che deve essere gestito in maniera trasparente, e cercando di non cadere nella trappola dei personalismi personalismi, altrimenti da risorsa, le primarie, possono trasformarsi in problema. Stiamo quindi lavorando in maniera unitaria al fine di garantire la più ampia partecipazione. Per quanto riguarda le possibili ripercussioni locali, a mio parere non ce ne saranno o saranno molto blande».
Renzi o Bersani?
«Io non sono un tifoso, difendo la politica e le regole stabilite. Io sto con il partito».
Un’ultima domanda, in questo momento in Italia sta montando l’antipolitica. I bastioli e i giovani in particolare hanno ancora voglia di fare politica? «Rispondono i fatti. Io sono responsabile della formazione nel partito e posso dire che la richiesta di adesione ai miei corsi è di molto superiore ai numeri che avevamo preventivato».
di FRANCESCA BENE

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