Sospesa fino all’udienza del 21 dicembre l’ordinanza emanata dal sindaco Ansideri

 BASTIA UMBRA – Nessuna limitazione all’uso delle slot machine nei centri sociali e negli esercizi commerciali di Bastia. Lo dice il Tar dell’Umbria annullando, in attesa dell’udienza fissata per il ricorso il 21 dicembre,l’ordinanza sindacale del Comune di Bastia che riduceva gli orari di accesso agli apparecchi con vincite in denaro. La battaglia del sindaco contro il gioco che mette mano al portafoglio era iniziata a giugno. Una sua comunicazione bandiva dai centri sociali comunali l’uso di apparecchi meccanici ed elettronici che permettono “vincite in denaro o altra in natura” ed esortava lo svolgimento esclusivo di giochi leciti”. “Ma in Italia il gioco che permette vincite in denaro come quello delle slot machine è lecito – puntualizza Saschia Soli, avvocato di Luca Patoia, amministratore delegato della Umbria Giochi e consigliere nazionale della Sapar, l’associazione nazionale presieduta da Raffaele Curcio che riunisce 1.500 fra produttori, rivenditori e gestori di apparecchi da intrattenimento con 150 delegati territoriali. Al provvedimento era seguita a novembre un’ordinanza che limitava nelle sale giochi l‘esercizio di attività dei giochi leciti – fra i quali appunto anche le slot machine – dalle 13 alle 23. Il ricorso al Tar firmato dal procuratore generale per l’Italia della B Plus Giogolegale Ltd, Alessandro La Monica, ha avuto l’esito sperato. Lo riferisce il titolare dell’azienda distributrice umbra puntualizzando che “limitando gli orari la cosidetta piaga sociale non si elimina, ma si accentua perché scaturisce il desiderio di continuare a giocare magari altrove”. Il Tar ha di fatto sospeso l’ordinanza rilevando sostanzialmente che, secondo un primo sommario giudizio,l’osservanza del provvedimento in questione produrrebbe – “nella comparazione degli interessi in giuoco” – un danno grave e irreparabile e non solo patrimoniale. Un successo ottenuto grazie all‘intervento di Patoia che ha annunciato nei prossimi mesi l’organizzazione di un convegno sul gioco responsabile. Isabella Rossi

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