Bastia

Dal Bastia alla Nazionale Canestri, il predestinato

Giovani in vetrina Il classe 95 del Villabiagio è l’unico umbro convocato nell’Under 17 dilettanti-“Nedved e Del Piero i miei idoli. Che emozione vincere l’Eccellenza”-“Devo molto a Scarfone E’ stato lui a trasformarmi in difensore”
PERUGIA – Si chiama Edoardo e di cognome fa Canestri, ma con il basket ha ben poco da spartire. Il suo regno è un altro, e al pallone a spicchi il baby classe ‘95 del Villabiagio ha preferito quello da calcio.Meglio con i piedi che con le mani, come testimonia il già ricco curriculum di Edoardo: un campionato d’Eccellenza vinto con il Bastia da “sotto sottoquota” come si definisce lui, e la prestigiosa convocazione nella Nazionale italiana dilettanti Under 17. Mica male per Canestri che, ormai prossimo ai 18 anni (è nato l’1/1/95), è già chiamato ad una prova di maturità importante, quanto meno in ambito sportivo.“Con l’Italia, adesso a gennaio abbiamo il torneo “Roma Caput Mundi” riservato ai classe ‘95 – racconta Edoardo – e io farò parte del gruppo. Sarà sicuramente una bella esperienza”. Canestri è l’unico umbro selezionato da mister Giancarlo Magrini, e ha già assaggiato il sapore della maglia azzurra con ottimi risultati. “La prima convocazione è arrivata
il 14 Novembre – rivela il difensore del Villabiagio – abbiamo fatto 3 giorni di ritiro a Pomezia con allenamenti e amichevoli tra di noi. E’ stato più che altro uno stage. La seconda chiamata invece è più recente; ci siamo radunati la settimana passata da lunedì a mercoledì e dopo un paio di giorni di allenamento c’è stata la prima amichevole ufficiale
contro San Marino. Abbiamo vinto 2-0, io ho giocato nella ripresa e ho fornito l’assist per il secondo gol. E’ stata una soddisfazione”. Anche Giancarlo Magrini si è accorto delle sue qualità, e punta su di lui. “Il mister è una persona splendida. Un allenatore di quelli all’antica,che oltre a lavorare sulla tecnicae sulla tattica, cura tutti gli aspetti legati all’educazione e alla disciplina. Dal rispetto, alla puntualità è severo e rigoroso.Nella sua filosofia l’uomo e il calciatore vanno di pari passo”. Se l’impatto con l’Under 17 dilettanti è stato positivo, quello nel campionato d’Eccellenza dell’anno scorso si può tranquillamente definire straordinario. “E’ stata una stagione spettacolare – si esprime in merito Edoardo -emela ricorderò per tuttala vita.Vincere il campionato con il Bastia, da titolare,giocando tutte le partite quando nemmeno era il mio anno da sottoquota è stata una gioia indescrivibile. Porterò sempre nel cuore Rosario Scarfone, un mister eccezionale. Mi ha aiutato tantissimo e mi ha dato fiducia pur essendo un sotto sottoquota se così si può dire. E poi di quella stagione ho l’immagine dei fantastici “Mad Boys” i tifosi bastioli”. Ora, nel presente di Edoardo c’è il Villabiagio. “Il clima è ottimo, la società è molto in gamba, dal presidente Vicaroni, che ringrazio per l’opportunità che mi sta dando, al mister, fino al diesse Luca Grilli,con cui ho un bel rapporto. Personalmente, spero di arrivare più in alto possibile anche quest’anno”. La storia calcistica di Canestri parte da San Sisto. “Sì, li ho iniziato a giocare a pallone quando avevo 5 anni – racconta Edoardo – poi Brunori mi ha portato a Perugia dove sono rimasto per 5 stagioni, fino agli Allievi Regionali, quando ho deciso di andarmene. In questa parentesi perugina ho imparato molto soprattutto grazie proprio a Brunori e Montenovo. Poi per qualche mese sono stato alla Pontevecchio prima di andare a Bastia. Ed ora eccomi qua, al Villabiagio”. Un metro e 70 per 63 chili, difensore, anche se… “Nasco esterno di centrocampo. Poi mister Scarfone mi ha adattato a terzino. Sono destro di piede ma me la cavo bene anche col sinistro quindi è indifferente giocare sull’una o sull’altra fascia. Sono veloce ma purtroppo fisicamente mi manca qualche centimetro d’altezza, e a volte dovrei stare un po’ più concentrato. Comunque secondo me sono più portato a spingere che a difendere”. Tifa Juventus, e ha due idoli bianconeri.“Pavel Nedved, un mito, e Alessandro Del Piero”. Studia, ma le sue aspirazioni sono più legate al mondo del pallone che a quello lavorativo. “Frequento il terzo anno all’Itis ma non ho ancora in
mente cosa farò da grande. Come lavoro,penso che prenderò quello che verrà – sorride – però il sogno rimane diventare un calciatore vero”. L’ultima battuta di Edoardo Canestri suona come uno spot per il fratellino. “Da quest’anno al Villabiagio gioco insieme a mio fratello Gianmarco.Classe‘96, stesso ruolo, anche se lui è un terzinaccio vero. Io credo sia più forte di
me, per cui spero possa ritagliarsi il suo spazio e magari fare qualche partita insieme sarebbe stupendo”.
di Federico Pastorelli

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