La proposta del Comitato “Bastia Città Della Creatività”

Guarda il video che restituisce il senso dell’indirizzo di progetto con le immagini di possibili soluzioni, reperite nel mondo, accostate allo stato attuale del sito bastiolo. Link  https://youtu.be/tVsQjUvKdu4

Questo articolo è la naturale conclusione di indirizzo sull’ipotesi progettuale della nuova piazza, grazie a tutta la documentazione raccolta nel primo numero di Progetto Bastia. Dalle ricerche effettuate è stato possibile reperire innumerevoli casistiche a supporto del primario convincimento che solo la Creatività Progettuale potesse realmente determinare una reale riqualificazione di un centro storico per troppo tempo malato. Ma siccome la realtà fattuale supera spesso quella ipotetica, ci siamo trovati innanzi ad una massa potente di soluzioni già altrove utilizzate, che sono andate ad incrementare quelle inizialmente previste, confermando ancora una volta che nessun caso di criticità locale è unico al mondo, che altre comunità locali hanno già affrontato lo stesso problema e che soprattutto bisogna sempre guardare umilmente fuori dal recinto perché nessun recinto è mai autosufficiente e tantomeno onnisciente.

Lo stato attuale 

La piazza di Bastia Umbra è caratterizzata da disarmonia e disomogeneità stilistica e architettonica, a causa della massa amorfa di volumi e altezze, che generano una moltitudine di pareti cieche, e dallo stato di degrado della pavimentazione ridotta a parcheggio di pertinenza di esercizi commerciali

I punti centrali di riferimento

Se si può porre un perno come punto ideale di riferimento cittadino, questo è costituito da un lato dalla posizione storico-geografica millenaria di Città d’acqua (Insula) e dall’altro da Città della Creatività in quanto al riconoscimento del Ministero della Cultura per le architetture presenti e in quanto alle attività artistiche collettive che vi si svolgono da oltre 60 anni (Palio)

Affinché la piazza possa tornare ad essere polo di aggregazione socio-culturale, si deve riconoscere nell’arte, nell’architettura e nel design l’unico valore progettuale veramente dirimente capace di rigenerare flussi di frequentatori

L’agenda ONU2030 sulla sostenibilità sociale e ambientale è la linea di riferimento per il concepimento di opere e spazi tesi all’inclusività sociale (dai minori agli anziani, dalle persone con disabilità, alle comunità non italofone) ed al rispetto dell’ambiente.  

La chiusura al traffico

La scelta della totale o parziale pedonalizzazione di Piazza Mazzini è direttamente proporzionale all’arditezza qualitativa del progetto. Il mantenimento del Palio e del mercato settimanale non sono condizioni ostative della qualità dell’intervento, ma certamente un fattore di limitazione delle possibilità progettuali

Da Piazza Mazzini a Galleria Mazzini

Piazza Mazzini va trasformata in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto in cui lo stato attuale di scompostezza e disarmonia viene colmato da progetti integrati di artisti, architetti e designers

Le opere realizzate possono avere anche il carattere della temporaneità e non della permanenza stabile facendo del fisiologico deperimento dei materiali e della conseguente manutenzione ciclica un’opportunità di rinnovo e di incremento di interesse

Zone da prevedere 

Aree per sedute, incontro e convivio nella misura e negli spazi individuati dall’idea del progettista

Una pista ciclabile per l’intera lunghezza del sito in connessione con un percorso cittadino esterno alla piazza degno della qualifica di circuito ciclabile urbano  

Un’area giochi per bambini tale da garantire una fruizione significativa dello spazio pubblico

Componenti di progetto

La pavimentazione  

La riduzione della riqualificazione della Piazza al semplice rifacimento della pavimentazione declasserebbe l’opportunità storica di rigenerazione urbana offerta dal PNRR a semplice manutenzione straordinaria di infrastruttura urbana

Sicuramente lo smantellamento e rifacimento della copertura comporta disagi in termini di durata per i cittadini e criticità economica per le attività commerciali. Da questo punto di vista viene in aiuto la moderna tecnologia dei materiali che offre oltre all’affidabilità statica anche la versatilità per l’uso artistico delle superfici. La classica lastricatura in pietra non offre questa opportunità ed ha un tempo di posa superiore rispetto a coperture in calcestruzzo, lastre di cemento autobloccante, asfalto colorato o naturale, granulato plastico o caucciù

Le pareti degli edifici, le opere scultoree e le porte d’ingresso

Vanno previsti interventi di riqualificazione sulle pareti cieche degli edifici, vero punto di massima criticità, ma al contempo di reale possibilità di cambiamento dell’aspetto del costruito attingendo anche qui a tecniche e soluzioni adottate in contesti simili: verde vegetale, architettura tessile, street art a superficie piena o opera a riquadro parziale, pittura, incisione, installazioni o altre forme di intervento 

La presenza artistica è ulteriormente rafforzata dalle porte d’arte commissionate ad artisti poste sulle quattro porte che segnano anche i punti cardinali. All’interno del “catino” trovano spazio anche opere scultoree. 

Elementi architettonici, arredo e sedute

Coperture architettoniche, sedute, ripiani, arredo e accessori sono componenti dell’insieme dell’allestimento e delle singole aree dedicate, in cui ogni oggetto va valorizzato in quanto oggetto di design

Il verde

La presenza di vegetazione di alto fusto o arbustiva è componente essenziale nella riqualificazione dell’ambiente in quanto a benefici climatici e urbanistici. Tutte le piante vanno quindi radicate direttamente e stabilmente al suolo e non invasate in contenitori mobili che non assicurano condizioni di crescita sana.     

L’acqua

L’elemento acqua può essere concepito non solo come decoro urbano (fontana), ma interpretato anche come simbolico della città, Bastia Insula, città d’acqua, può diventare asse progettuale in quanto sistema idrico che connette gli apporti meteorici in una rete che arreda l’area raccogliendosi e distribuendosi in microcanali di superficie, piani d’acqua, getti e alimentazione della vegetazione impiantata.    

Recapiti

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