Bastia

Da Catania con l’aereo per rapinare la banca di Bastia

La banda era pronta a colpire ancora


ASSISI – Da Catania a Perugia in aereo per mettere a segno, in pochi giorni, quanti più colpi possibili. I quattro rapinatori, arrestati mercoledì dalla squadra mobile di Perugia dopo aver compiuto una rapina alla Carifo di Bastia, sono cosiderati dagli investigatori, dei “pendolari” del crimine. Uno di loro era arrivato in Umbria qualche giorno prima. Aveva reperito un’auto “pulita” e studiato la banca scelta come obiettivo. Martedì è stato raggiunto dai complici. Compiuta la rapina, i quattro sono stati, però, subito presi. La Mobile era già sulle tracce del gruppo di rapinatori. Gli agenti sono riusciti a prevedere, in un certo senso, le loro mosse. Riuscendo a bloccarne due all’uscita dell’albergo dove alloggiavano. Avevano già le valige pronte per ripartire. Dentro, tra i vestiti, i taglierini utilizzati per il colpo e il denaro sottratto poco prima. Gli altri due sono stati individuati, poco dopo, nella zona di Ponte San Giovanni. Sarebbero rimasti ancora una notte: così, almeno diceva la prenotazione dell’hotel. Presumibile che, prima di far ritorno a Catania, i due avessero intenzione di
mettere a segno almeno un’altra rapina. Come del resto si verifica spesso e volentieri quando a entrare in azione sono, come in questo caso, rapinatori “in trasferta”: raid di due, tre giorni al massimo in cui compiere il maggior numero di colpi possibili, prima di scomparire. Alla banda di catanesi, però, il piano non è riuscito.
Soddisfazione e gratitudine alle forze dell’ordine “per l’ottimo lavoro svolto” sono state espresse dal sindaco di Bastia, Francesco Lombardi. “La rapidità e la precisione con cui è stato condotto l’intervento – ha detto – testimonia la qualità del servizio fornito, il livello di coordinamento, l’impegno encomiabile degli uomini coinvolti e l’assoluto controllo che le forze dell’ordine hanno sul nostro territorio. La sicurezza è un aspetto importante che si rende indispensabile per la tranquillità dei cittadini”.

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