Viaggio nel cuore della Dondi spa,azienda meccanica che produce macchine industriali ed esporta in 80 paesi. Nuovo stabilimento in arrivo-“Prevediamo un aumento del fatturato del 30%”
BASTIA UMBRA – Se la maggior parte degli imprenditori piangono e soffrono gli effetti di una crisi pesantissima alla sede della Dondi spa di Bastia Umbra si respira un’altra aria.

 Lamberto e Antonio Pettirossi, rispettivamente presidente e amministratore delegato dell’azienda che produce macchine agricole e industriali sono sereni. Lo sono perché l’esperienza accumulata in trentacinque anni di attività,da quando hanno preso le redini dell’impresa di famiglia nata subito dopo la seconda guerra mondiale e ingranditasi in maniera consistente all’inizio degli anni ‘90, alcuni requisiti fondamentali che la loro azienda ha (una società di capitali con 25 addetti, quattro agenti per il mercato italiano, tre per quello estero e un indotto gigantesco) gli hanno permesso di non sentire la bufera che soffia da due-tre anni sul tessuto economico locale.“Sa – spiega Lamberto – quest’anno chiuderemo il bilancio con un aumento di fatturato di circa il 30-35% in più arrivando a toccare i 5 milioni di euro”. E la crisi? “La crisi non l’abbiamo sentita per niente – e questo probabilmente grazie a diversi fattori”.Una gestione amministrativa oculata affidata al membro del cda Fausto Lucchetti,un’attenzione negli acquisti e nelle lavorazioni esterne di cui è responsabile Sauro Tamburini, un altissimo livello della qualità dei prodotti, una notevole efficienza nei tempi di risposta alle domande e alle esigenze dei clienti e un’assistenza tempestiva ed efficace fanno della Dondi una realtà produttiva eccellente.Eccellente nei conti, negli ordini, nelle esportazioni, vero punto di forza dell’azienda che commercializza i sui prodotti in circa 80 paesi al mondo, scommettendo proprio sull’export. “Se considera che l’80 per cento della nostra produzione – spiegano Lamberto e Antonio -è destinata al mercato esterno, si rende conto di quanto crediamo nell’internazionalizzazione.Lavoriamo anche in Italia -sottolinea Antonio – ma è un’altro tipo di agricoltura che non si confà alle nostre macchine adatte per grandi spazi e specifiche colture”. Ma tutto parte da Bastia,la mente, la produzione, l’ufficio commerciale,quello tecnico e della ricerca sono qui e restano qui. Ai due fratelli Pettirossi, che dal padre Corazzo hanno ereditato l’originaria attività di produzione di macchine agricole e soprattutto la passione per questo lavoro, non è mai venuto in mente di delocalizzare altrove,anzi in programma c’è l’apertura di un altro stabilimento poco lontano dalla sede attuale. “Mai avuto questo pensiero -spiegano i due imprenditori – anche perché esportare la produzione significa dare la possibilità di copiarla”. E invece c’è la voglia di crescere sia nei processi che nei prodotti ma restando in Umbria. “Al momento abbiamo una gamma di circa 60-70 macchine e strumenti agricoli -spiegano ancora – che continuano ad aumentare,soprattutto perché reinvestiamo in ricerca ed innovazione una buona fetta degli introiti aziendali, brevettando nuove apparecchiature”. Così da avere prodotti unici, come gli scavafossi rotativi a marchio mondiale Dondi che hanno portato il nome della Dondi in tutto il mondo. “Questo prodotto – spiegano Lamberto e Antonio Pettirossi – ci caratterizza,ci appartiene, tanto che in molti paesi si dice proprio: “Andiamo a dondinare.Qualcuno dice che siamo troppi cari – sorride Lamberto – ma per noi il prezzo non è tutto. Se ora arriva una domanda, immediatamente c’è una risposta,se oggi ci perviene un ordine subito parte la spedizione, se ci chiedono assistenza in 72 ore siamo in qualsiasi parte del mondo; se qualche cliente vuole un prodotto ad hoc siamo in grado di realizzarlo in tempi rapidi e stabiliti. Questo è il nostro modo di operare sul quale non si transige”. Ecco dunque i due slogan che campeggiano ovunque all’internodello stabilimento di Bastia: “La qualità non si svende” riferito alla lavorazione dei terreni in generale, e “la forza di essere i numeri uno” legato proprio all’unicità degli scavafossi. Due imperativi che sono diventati uno stile aziendale, ormai nel dna della Dondi che guarda al futuro con tutti i requisiti per crescere ancora.Scommettendo, seppur ancora in maniera marginale, su un’altra fetta di mercato come quella delle manutenzioni stradali.Ma se molte aziende umbre, pur in fase espansiva, devono fare i conti con il sistema bancario troppo rigido e chiuso rispetto alle più pressanti esigenze di liquidità alla Dondi si opera con i capitali propri. “Siamo andati avanti perfettamente fino ad adesso – sottolinea Lamberto -con i nostri soldi, che vuol dire contenziosi zero. Anche perché esperienze passate ci hanno insegnato anche a selezionare i clienti e a scegliere le modalità per rapportarci con loro nei tempi e termini di pagamento”.E se il mondo del credito non è un gapper la Dondi lo è invece, come per tutti gli imprenditori, la burocrazia. “Ma è mai possibile che dobbiamo aspettare fino alla fine del 2012 per aprire il nuovo stabilimento – spiegano Lamberto e Antonio – perché il rilascio di autorizzazioni, permessi e certificati ci impediscono di farlo prima?! Qualche volta – sorride Antonio – ti viene voglia di smettere, eppure andiamo a creare ricchezza ed occupazione”.Con l’avvio del nuovo sito di circa 8mila metri quadrati che si vanno ad aggiungere agli attuali 2mila metri quadrati,sono previste nuove produzioni e soprattutto altro lavoro sia diretto che indiretto.Segno che l’eccellenza di processi e dei prodotti è sempre vincente.

Marina Rosati

LA SOLIDARIETA’-Non solo business ma anche sostegno attivo a eventi sportivi e iniziative di carattere socio-culturale

Come tutte le aziende eccellenti e all’avanguardia anche la Dondi guarda al sociale e allo sport con la partecipazione ad una serie di iniziative che nobilitano chiunque le faccia. “Siamo sponsor e partner – spiega Lamberto Pettirossi – in alcune importanti manifestazioni ciclistiche, di automobilismo,di nuoto e di basket e poi non manchiamo di stare sul sociale. Recentemente – continua ancora – abbiamo dato il nostro sostegno all’acquisto di un pulmino
che il Comune di Bastia ha destinato al trasporto dei disabili ed anche in altre occasioni non ci siamo tirati indietro se c’era da dare il nostro contributo”. Un’azienda che persegue propriamente i suoi scopi societari, ma che, negli anni, si è anche fatta conoscere in ambito locale per la sua presenza assidua e puntuale in iniziative di carattere sociale e di solidarietà, particolarmente importanti e di pregio.

IL PRODOTTO-Canali di tutte le dimensioni grazie agli scavafossi più famosi della terra

E’ sicuramente il prodotto di punta della Dondi macchine agricole e industriali. Scavafossi rotativi di diverse tipologie,misure e per risponde a differenti esigenze e colture. Da oltre 40 anni l’azienda di Bastia è leader del mercato realizzando macchine d’avanguardia in grado di risolvere ogni problema sia a livello di ripulitura di fossi sia propriamente nella creazione di un nuovo canale. Il cuore della macchina,progettato per trasmettere il moto in modo semplice e sicuro,è costruito, con ingranaggi di alta qualità, precedentemente collaudati per assicurare una trasmissione sicura e silenziosa. Sono questi alcuni aspetti propriamente tecnici dell’apparecchiatura che permette la realizzazione di fossi,più o meno profondi, in maniera veloce e precisa. Che ha portato il nome della Dondi in tutto il mondo.Ma la gamma delle produzioni è ampia anche perché le esigenze dell’agricoltura sono molteplici e guai a pensare che il settore primario sia finito: “Tornerà ad essere il comparto di riferimento – dicono i due fratelli – altro che agricoltura alla frutta. Alla frutta, purtroppo, ci sono finite altre borse e segmenti”.
Mar.Ros.

Prima la Omma e poi questa spa-Iniziò papà Corazzo coi residuati bellici

Due fratelli e tre generazioni.
Lamberto e Antonio Pettirossi,rispettivamente presidente e amministratore delegato della Dondi macchine agricole sono in prima linea da ben trentacinque anni ma prima di loro c’era il papà Corazzo, recentemente scomparso che aveva dato avvio alla prima realtà artigianale di costruzione di macchine per l’agricoltura. “Era il 1946 – spiega Lamberto – quando nostro padre iniziò questa attività a Tordibetto di Assisi utilizzando i residuati bellici
per costruire i primi macchinari.L’attività è andata avanti in ambito locale fino al 1976 quando siamo scesi in campo io e mio fratello e abbiamo allargato il raggio d’azione su scala nazionale sotto una nuova ragione sociale che era Omma (Officina meccanica macchine agricole) e iniziando a toccare anche qualche paese straniero,soprattutto quelli in via di sviluppo dove le esportazioni di macchine agricole, anche basilari, era favorita e sostenuta dal ministero per gli Affari esteri”.Operando con il ministero e con società dallo stesso individuate per i mercati esteri i
fratelli Pettirossi erano venuti in contatto con un’azienda di Modena, rinomata in tutto il mondo per il suo marchio e la sua qualità. Si trattava proprio della Dondi. “Questa azienda -spiega ancora Lamberto – operava già all’estero essendo una delle prime tre imprese italiane di produzione di macchine agricole e soprattutto costruiva un bene esclusivo come gli scavafossi rotativi. Così nel 1991 abbiamo deciso di acquistarla ed arrivare all’attuale ragione
sociale di spa”. A capo dell’azienda ci sono loro due “ma ognuno ha i suoi compiti e le sue responsabilità – tengono a sottolineare – considerando, ovviamente,che c’è un consiglio d’amministrazione che decide.Oltre a noi e ai nostri figli -sottolinea ancora Lamberto – ci sono degli uomini chiave, dei veri keyman, che abbiamo voluto coinvolgere e responsabilizzare per una maggiore efficienza aziendale e una loro giusta e meritata gratificazione personale”

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