BASTIA-E’ iniziata nel settembre 2008 e ancora non ha raggiunto il suo picco massimo.
La crisi, quella di cui tutti inevitabilmente parlano, c’è e ci sarà ancora nei prossimi mesi. Ha investito tutti gli indici del manifatturiero e del commercio e a pagare il prezzo più alto sono le imprese di dimensioni minori. Le maggiori difficoltà derivano dalla carenza di liquidità,dovuta alla contrazione della domanda aggregata e dalla minore capacità di accesso al credito bancario. L’importante però è convincersi che la crisi si può affrontare e superare,grazie ad un vero lavoro di squadra tra pubblico, associazioni di categoria e privato. Con queste intenzioni domenica scorsa è stata affrontata la tematica del convegno promosso dalla Confcommercio di Bastia Umbra dal titolo “Il terziario e la crisi tra economia virtuale e reale”, tenutosi presso l’Hotel la Villa a Bastiola.
Sergio Sacchi dell’Università degli Studi di Perugia ha presentato una panoramica nazionale e più in dettaglio regionale di questa nuova crisi,che ha provocato un aumento della disoccupazione dello 0,2 % e un calo delle esportazioni del 22%. È stato altresì espresso l’andamento dei tassi bancari attivi su imprese dei servizi e le stime previsionali del valore aggiunto,dell’occupazione e della produttività.

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