BASTIA UMBRA DOPO IL BOOM ALLE «PRIMARIE» DEL PARTITO DEMOCRATICO  
 

 
— BASTIA —
E’ UNA STRAORDINARIA rivincita quella di Antonio Criscuolo, due anni fa licenziato dalla giunta Lombardi dove aveva svolto l’incarico di assessore ai Lavori pubblici, e oggi trionfante alle primarie del Pd. Domenica scorsa, infatti, è arrivato primo dei tre candidati con una percentuale altissima (67,1 pari a 1238 voti), rispetto ai 514 di Erigo Pecci (27,9%) e ai 66 di Maria Rita Ascani (3,6%). Una competizione vera tra ex Ds (Criscuolo-Pecci), che ha portato alle urne delle primarie di ‘semi-coalizione’ 1844 elettori, oltre 700 in più dei votanti per Veltroni. «Lungi da me qualsiasi spirito di rivincita – spiega Criscuolo – quanto piuttosto l’intenzione di dare una mano a rafforzare il Pd e a ricostruire il centrosinistra». Criscuolo è dirigente dell’Asl 2. L’ipotesi di una sua rinuncia per riaprire l’alleanza con tutta la sinistra, ora neppure si pone. Un successo che è intenzionato a far valere nel partito e con gli alleati. «Insieme si può tornare a vincere» è lo slogan adottato da Criscuolo e offerto agli altri partiti, anche alle liste civiche di Rosella Aristei e all’Idv, perché si convincano ad accantonare le polemiche e a lavorare per il futuro di Bastia. «L’importante – conclude – è che tutti lavoriamo per il bene della città».
m.s.

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