Intanto è scontro istituzionale sull’impianto tra i sindaci Ricci e Ansideri. Pd e Udc si allineano con il no dei cittadini
BASTIA UMBRA – “No grazie, abbiamo già dato”. Una frase ribadita a gran voce nella partecipatissima assemblea pubblica di giovedì sera. Una frase che ricorre nei manifesti affissi sui muri, sulle vetrine, apposti agli incroci delle strade. E’ un “no” compatto e trasversale,confermato da oltre 900 firme, volto a tutelare quel ritrovato benessere che un impianto a biogas potrebbe compromettere. Diffusissimo è, infatti, il timore di subire ancora una volta le conseguenze di cattive o poco trasparenti gestioni: inquinamento, puzza. Tanto per cominciare. Nessun giudizio preconfezionato, assicura il comitato,che anzi elogia quegli impianti a biogas che “chiudono il cerchio” valorizzando la filiera corta.“Non è però il caso di Costano”,aggiungono, perché chi investe non sono agricoltori locali, ma un colosso industriale che ha scelto Costano per “trarre profitto da un mega impianto che non porta alcun beneficio pubblico”, che “compromette una zona agricola di pregio” sfruttando territori compromessi e che “produrrà inquinamento e impoverimento delle falde idriche”. Una speculazione che il paese intende respingere “con ogni mezzo”. Perfino ricorrendo alla magistratura per conoscere finalmente i dettagli di quel progetto che potrebbe cambiare il volto del paese per tre lustri a venire.Il comitato ha più volte denunciato che, nonostante il progetto sia un atto pubblico, il Comune non abbia consentito l’accesso all’intera documentazione, ma solo “a una minima parte”, perché l’azienda ha negato la relativa autorizzazione.Un ostacolo burocratico che non impedisce, tuttavia, di rilevare alcune criticità di un “impianto fotocopia rispetto ad altri già realizzati al Nord”, fra le quali spicca la mancanza di un efficace sistema di monitoraggio e controllo delle sostanze in entrata e in uscita e della loro relativa tracciabilità (difetto peraltro colto anche dall’Arpa, che ha dato parere parzialmente negativo). Resta invece favorevole all’impianto il sindaco Stefano Ansideri, il quale ribadisceche “laddove non esistono controindicazioni che vadano nel senso di mettere a repentaglio le condizioni di salute degli individui e le condizioni dell’ambiente circostante,soprattutto in momenti di particolare depressione economica comel’attuale,le attività economiche devono nascere per creare ulteriori occasioni di sviluppo”.A Claudio Ricci, preoccupato che l’impianto “interferisca significativamente” con il paesaggio della vicina Tordandrea,Ansideri risponde che la sua posizione è “ingiustificata”perché “fortunatamente per l’intera area si è continuato a costruire e a far insediare aziende anche all’interno delcono panoramico”.Dal canto suo Ricci (pronto a mobilitare il Ministero per i Benie le Attività Culturali el’Unesco),“rimprovera” Ansideri perché “tale delicata situazione avrebbe consigliato, prima della definizione del progetto e dell’invio della documentazione per la conferenza dei Servizi, una ampia fase partecipativa”.E mentre il Pd accusa l’amministrazione di “non avere a cuore i cittadini e la salvaguardia del territorio”, il segretario bastiolo dell’Udc Mauro Timi invita a non“esasperare il confronto politico con strumentalizzazioni che nulla hanno a che vedere con la vicenda” e a “tutelare e perseguire gli interessi dei cittadini di Costano”con “condivisione di intenti”,nel tentativo di dare “efficacia all’azione di contrasto di chi è impegnato a bloccare il progetto”.
di Sara Caponi
La situazione è veramente intricata e occorre fare chiarezza dei ruoli e della posizione politica dei partiti.
A perugia i consiglieri regionali, di destra e di sinistra, nella passata legislatura hanno approvato una mozione per far riaprire al più presto il depuratore zootecnico di Bettona. La Giunta regionale nel 2011 con la delibera n.902 ha approvato, fra l’altro, di concedere contributi a fondo perduto per il risanamento dell’inquinamento causato dai privati della laguna dei liquami di Bettona che è proprietà della CODEP.
La maggioranza di centro-sinistra approva e il centro destra tace. Unici contestatori, oggi, sono quelli dell’IDV e del PRC che contestano in Consiglio regionale, mentre i loro assessori approvano i provvedimenti della Giunta regionale.
Il PD di Bastia si arrabbia e non vuole il depuratore a Costano, mentre il PD in Regione approva delle delibere che prevedono delle eccezioni ai vincoli imposti dal PUT (LR n.27/2000) nelle aree agricole di pregio e in quelle sottoposte a vincolo ambientale. Appare evidente che ci vuole un po’ di chiarezza. Il PDL in…
Esatto credo anche io che ci voglia chiarezza, anche da parte di Ricci, che ha fatto una figuraccia con la sua uscita sul biogas, da perfetto ignorante in materia e delle norme regionali, che prevedono la distanza da un sito tutelato dai beni culturali a 500 mt.
Però perchè il coordinatore del PD ed esponenti del PD facenti parte del comitato non si avventano contro i loro capi alla regione ? Visto che i capi al vertice regionale del parito del PD sono a favore del biogas e del depuratore a Bettona … Attendiamo risposte !
Inoltre è lecito fare ricorso alla magistratura … però valutate bene la situazione, perchè se doveste perdere, poi i danni all’azienda di alcuni milioni di euro chi li paga ? Il Pd o il presidente del comitato ??
1) Perchè a Zeppavagone non gli passa neppure per l’ anticamera del cervello ( ??? ) di litigare con Perugia, Lui a qualche incarico ci spera sempre;
2) Perchè Zeppavagone dice ai media edin assemblea che non vuole il biogas ma soto sotto lavora ( eccome ) per farlo realizzare e per trovare una soluzione. Se ciò avvenisse avrebbe fatto un buon colpo a Costano per le prossime amministrative ( a Lui di Costano, di Bastia e dei cittadini non interessa, a Lui interessa la politica come fine per spadroneggiare );
3)Perchè Zeppavagone non può litigare con Perugia sulla tutela dell’ ambiente, specialmente per Costano. Quanti scheletri riposano in questo senso nel suo armadio ???;
4)Perchè se non dice nulla Zeppavagone nessun altro del P.D. può in libertà farlo e comunque prima dovrebbero acquistare chili di cervello e poi attivarlo. Troppo difficile.
5) Attenti cittadini di Costano e del Comitato, il P.D. ed il suo Padrone, tal Zeppavagone, vi dicono di essere con Voi contro il biogas ma lavorano ad una soluzione per realizzarlo.
QUESTO RISULTATO VERRA’ POI UTILIZZATO ANCORA UNA…
RICCI SINDACO A BASTIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma questi Costanesi che sono contro il biogas a torto o a ragione, sono gli stessi che per anni hanno inquinato il territorio e il fiume con i liquami?
Se valgono gli stessi principi…..
Cittadino@, la sentenza Eternit è arrivata anche a casa tua?
No perchè se ragioni così…..
Logicamente il mio era un intervento polemico, quello che volevo dire è che bisogna ricordarsi di avere razzolato male per decenni e inquinato terreni fiumi e aria, ricordarsi quello che si è fatto e poi andare a discutere con chi vuole realizzare l’impianto a biogas nel rispetto delle regole, non come succedeva prima che gente si è arricchita smaltendo liquami su terreni e fiumi.
Padrino tutto questo nonostante anche io sono contrario al biogas.
Saluti
Buona sera a tutti.
Se alcuni hanno razzolato male bisogna continuare a farlo?
Siamo sicuri che l’impianto sia stato progettato a regola d’arte e con tutti i requisiti di cui ha bisogno il ns. territorio?
Io credo che se il comitato di Costano stà cercando di fare chiarezza sia per il bene di tutti. Inoltre chi si è arricchito con i maiali di certo se ne stà a casa e non si mette di certo in gioco.
Io sono per il biogas ma in zone che possano accoglierlo!!!!!
Cioè non a casa tua, giusto?