TASSE Il vicesindaco di Bastia Cesaretti parla a proposito degli aumenti
Flavia Pagliochini
Bastia Umbra
“Abbiamo lavorato molto per far sì che il bilancio fosse approvato per tempo così che gli uffici potessero lavorare presto e bene”. Parola del vicesindaco e assessore ai servizi sociali Nadia Cesaretti che spiega come, a dispetto delle polemiche di FI, “la decisione di aumentare l’Irpef, la Tarsu e la tassa di scopo sia stata una decisione sofferta. Abbiamo predisposto una serie di incontri con i sindacati per spiegare le nostre ragioni, ma crediamo sia ragionevole un aumento per tutti di 4/5euro al mese per poter mantenere alti i livelli dei servizi sociali e delle iniziative per le fasce deboli, la famiglia, gli anziani, i disabili, e soprattutto, i giovani. Penso ad esempio al fatto che, nonostante il rincaro delle materie prime, non abbiamo aumentato le tariffe a tassa individuale, né le mense, i trasporti e la retta per gli asili, che al comune costa quasi il 60% della tariffa. Per quanto riguarda i disabili, siamo uno dei pochi comuni che offrono un’assistenza che copre la quasi totalità delle ore scolastiche, e, più in generale, cerchiamo di coprire al massimo le emergenze: ad aprile terremo una tre giorni proprio sul tema dell’handicap e della disabilità. Gli aumenti di oggi sono scelte che in futuro cercheremo di aggiustare, ad esempio con sgravi alle fasce deboli e ai single. Stiamo inoltre discutendo le tariffe per le società sportive (la Cesaretti ha anche la delega per lo sport, ndr), ad esempio quelle che promuovono lo sport giovanile pagano solo un terzo del totale. Nella nostra azione non mancano certo aiuti per le famiglie e, con i corsi di lingua, per gli immigrati, e posso dire con tranquillità che l’amministrazione ha sempre cercato di coinvolgere e di collaborare con tutti le realtà presenti a Bastia, siano esse pubbliche o private”.
Quanto al ritiro delle deleghe all’ex assessore all’urbanistica Giorgio Antonini, la Cesaretti spiega che “la situazione è indubbiamente di disagio, non si può negare che ci siano dei problemi che vanno aggiustati, e che per farlo ci sia bisogno di dialogo tra le varie componenti. Sono vicina ad Antonini, conclude la Cesaretti, anche se ho scelto di continuare a lavorare perché ci sono tante cose da fare, ma soprattutto per un senso di responsabilità verso la città di Bastia. Mi sono sempre impegnata per il bene comune e non capisco sospetti e personalismi, quando sarebbero necessari dialogo e chiarezza, due aspetti verso cui la politica si è mostrata spesso disattenta”.
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