Acquisite superfici commerciali nell’ex tabacchificio e a ridosso dello stabilimento Petrini


BASTIA UMBRA – La Coop ha concluso un accordo in virtù del quale si è assicurata 7000 metri quadrati di superficie commerciale nell’ex tabacchificio Giontella e 4.500 nell’area “D1” a ridosso dello svincolo Umbriafiere.
Si tratta per la precisione dell’area Pic posta in prossimità dello stabilimento Petrini e costeggiata dalla strada rivierasca. I bene informati parlano di un’operazione da 30 milioni di euro e assicurano che proprio in questa area strategica ben visibile dalla superstrada la Coop realizzerà il punto vendita principale senza bisogno di adottare alcuna variante al piano regolatore generale. Forza Italia teme invece la realizzazione di un grosso centro commerciale nell’area Giontella: “Quello che abbiamo più volte paventato – commenta Massimo Mantovani – si sta concretizzando. Questo acquisto è l’ultima tappa di un percorso speculativo compiuto sulla pelle dei bastioli.
Le ultime due amministrazioni comunali hanno sempre assicurato che in quest’area, al massimo, avrebbe trovato spazio un commercio di quartiere e che comunque prima si sarebbe intervenuto nell’area dell’ex Mattatoio dove la Coop aveva già manifestato l’intenzione di trasferirsi. La realizzazione di questo centro tra la ferrovia e via Roma comporterà lo stravolgimento dell’assetto commerciale di Bastia ormai divenuta un esempio eclatante di come funzionano in Umbria i rapporti tra politica, istituzioni ed interessi economici”.
Di tutt’altro tenore il commento del segretario locale della Quercia Erigo Pecci: “Il fatto che la Coop abbia concluso accordi commerciali per investire a Bastia è un ottimo risultato per la nostra città. Non possiamo certo permetterci in nessuna maniera che Bastia cada nel vortice della decadenza a cui Mantovani e compagnia insieme ai loro amici pseudo imprenditori vorrebbero condannarci”.
Pecci si chiede quindi quali siano gli interessi che tutela la destra: “No di certo quelli degli utenti dato che è la concorrenza che favorisce offerte migliori ed il conseguente abbattimento dei prezzi. E nemmeno quelli dei commercianti dato che è l’aumento e la differenziazione dell’utenza ad attrarre nuovi clienti dai territori limitrofi. La destra lavora – è la conclusione di Pecci – per quella ristretta cerchia di imprese che vuole un mercato chiuso, che sogna il monopolio dell’offerta, a discapito dell’utenza”.
M.C.

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