Bastia

CONTO alla rovescia alla Fcu, cioè la Ferrovia centrale umbra

di LUCA BENEDETTI



CONTO alla rovescia alla Fcu, cioè la Ferrovia centrale umbra, per il rinnovo della carica di amministarore unico. Sulla graticola, anzi sul filo dell’energia elettrica che tornerà a muovere i treni delle ferrovie regionali, c’è Vannio Brozzi, già sindaco di Bastia e un passato in consiglio regionale. Conferma scontata? I rumors che arrivano da Palazzo Donini, sede della giunta regionale, pare che vadano in senso contario. Possibile? I bene informati spiegano che l’assessore ai trasporti, Giuseppe Mascio, potrebbe aver infilato qualche alleato pesante sulla strada del cambiamento. Chi è attento alle cose di binari, vagoni e passeggeri ricorda come in Fcu ci sia un dirigente storico come Mauro Fagioli che potrebbe fare ombra a Brozzi e magari lasciare la panchina.
Mentre in Fcu c’è attesa, Trenitalia ha già deciso la staffetta. Dall’inizio dell’anno il direttore regionale dell’Umbria non è più Bruno Severi. Al suo posto arriva dalla Calabria Fabrizio Imperatrice.
Se Brozzi attende di conoscere il suo destino in Fcu, nella sua Bastia l’aria è frizzante un bel po’. Da un paio di mesi, tra dimissioni e assessori che perdono le delege, il valzer delle poltrone fa girare la testa. Il primo a muoversi è stato Enrico Angeletti, segretario cittadino dei Comunisti Italiani. Ha sbattuto la porta lasciando il partito che ha due consiglieri comunali, Massimo Geoli e Leonardo De Santis, e un assessore di lungo corso, Claudio Boccali. Con Angeletti in fuga anche Stefano Pastorelli (il vice di Angeletti), Gianni Lini, Elvisio Bellocci, Ferdinando Tosti, Alessandro Fioretti e Franca Catarinangeli. Lo strappo a sinistra pesa, ma fa più rumore l’affondo del sindaco Francesco Lombardi che ha tolto la caldissima delega dell’urbanistica all’assessore Giorgio Antonini, che ha lasciato la giunta. Una lite nata nel Pd con Lombardi ex Ds e Antonini ex Margherita. Tensione alle stelle e nomi per il rimpasto in giunta che si muovono sulll’ottovolante. In testa Clara Silvestri, già assessore della Margherita, che qualcuno vede sul’uscio del palazzo comunale per il grande rientro.
Se a Bastia nel centrosinstra c’è grande agitazione, a qualche chilometro di distanza, al Centro studi per il turisimo di Assisi, l’aria è tesissima. Per colpa dei conti che non tornano. Nei corridoi dei passi perduti si racconta come avrebbe intenzione di fare un passo indietro il presidente Loris Maria Nadotti fresco di vicepresidenza nazionale al PniCube, l’associazione degli incubatori universitari che organizza il Premio nazionale innovazione.
A Terni, il Cesvol (Centro servizi per il volontariato) ha rinnovato il consiglio direttivo. Presidente è stato nominato Gianfranco Lamperini che nelle elezioni del 12 dicembre era stato battuto di due preferenze da Bruno Andreoli. Alla vicepresidenza è stata nominata Anna Fabbretti; dell’ufficio di presidenza fanno parte Federica Porfidi, Leonardo Delogu, Roberto De Carlo e Franco Isidori; in consiglio ci sono anche Daniela Moretti, Massimo Luciani, Sandro Romildo, Miro Virili, Enzo Di Loreto, Antonio Bravi, Fabrizio Pacifici e Valentina Galluzzi.
Ultima dalla rivoluzione dei dirigenti del Comune di Foligno che domani verrà ratificata in un confronto tra la giunta e i diretti interessati. I più attenti hanno scovato un grande vincitore: il city manager Alfiero Moretti che avrà sotto di lui i tre dirigenti arretrati in staff. Si annunciano grandi tensioni. 

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