Il Pd contro la variante che localizza il rimessaggio in una zona destinata a verde
BASTIA UMBRA (al.ga.) – “La decisione presa dall’amministrazione comunale del sindaco Stefano Ansideri di spostare l’area prevista per la realizzazione di un autoparco nella zona industriale presso quella che sarebbe dovuta essere un’area verde attrezzata è il secondo scempio urbanistico realizzato in otto mesi di governo“: così Erigo Pecci, consigliere comunale del Partito democratico commenta l’atto proposto e approvato dalla maggioranza di centrodestra nel corso dell’ultima massima assise.
In sintesi, le precedenti amministrazioni avevano stabilito che presso alcune aree di Bastia Umbra dovessero essere realizzati degli autoparchi, in modo da garantire dei rimessaggi agli autoarticolati, comprensivi di servizi. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, Luca Livieri, assessore all’urbanistica, ha proposto che la collocazione individuata per l’autoparco della zona industriale del capoluogo venisse modificata per evitare le possibili interferenze che potrebbero essere provocate dalla presenza di un elettrodo di media tensione. “La proposta della maggioranza deturpa l’armonia di quella parte di zona industriale, oggi fiore all’occhiello dell’ Umbria – commenta il consigliere piddino Pecci – inoltre, l’area verde che era stata inizialmente prevista aveva lo scopo di formare un cuscinetto di protezione per i residenti rispetto agli insediamenti produttivi e alle problematiche che lo stesso porta quando nelle vicinanze vi è una zona urbana consistentemente abitata. Se da un lato si conferma la totale insensibilità alle tematiche del rispetto del territorio da parte della destra bastiola, dall’altra sfuggono le reali motivazioni che hanno portato a tale decisione. Se il problema è un maggior spazio da adibire a servizio di rimessaggio degli autoarticolati, il sindaco Ansideri ha ancora a disposizione, nella zona industriale del capoluogo, lotti non edificati, come risulta da un passato e recente controllo dello stato di attuazione del Pip, nonché la potenziale e vergine pianificazione del secondo Pip da realizzare presso la zona industriale di Ospedalicchio est“.
Pdf: Corriere-2010-03-11-pag18