Bastia

Contestati parcheggi Bastia Estate insieme, e pubblicità commerciale

Lettera aperta di un cittadino
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Parcheggi, pubblicità commerciale, locali nel periodo estivo e Bastia Estate Insieme 2010; queste sono gli argomenti sui quali un cittadino bastiolo trova non corretto l’agire dell’attuale amministrazione comunale. Il soggetto scrive di proprio pugno le lamentele senza svelare la propria identità e inviando il documento alla sezione bastiola del Partito Democratico che si occupa di darne divulgazione. Riguardo ai parcheggi, il cittadino riprende una considerazione di cui si era già fatto interprete lo stesso gruppo d’opposizione. “I parcheggi che sono stati ricavati dagli spazi dei marciapiedi sono contro ogni logica di buon senso, oltre che delle stesse regole del codice della strada”. E’ invece la prima volta che si sente fare un’osservazione sulla concessione degli spazi pubblicitari nei confronti della media superficie a un’azienda: “Il capoluogo di Bastia Umbra è pieno di cartelli pubblicitari dell’attività, il che appare come un gesto di sfregio nei confronti dei commercianti, che stranamente restano in silenzio rispetto a questo. Inoltre le concessioni – sostiene il documento – risulterebbero irregolari rispetto alle direttive dell’amministrazione comunale che in più di un’occasione ha inibito svariate aziende che, per motivi di lavoro, avevano richiesto permessi per eseguire istallazioni”. L’avvicinarsi della stagione estiva per le attività ristorative e le comunicazioni che proprio l’am-ministrazione comunale ha reso pubbliche in occasione della presentazione di “Bastia Estate Insieme 2010”, portano all’attenzione del cittadino un’altra problematica. “Dalle ore 19 alle 24 verranno chiuse al traffico delle strade per permettere il posizionamento di circa sei tavoli da ristorante, creando molteplici disagi ai cittadini bastioli che risiedono nell’insula romana; non solo. La chiusura e il posizionamento dei tavoli, inoltre, non permettono nemmeno il passaggio di mezzi di primo soccorso, qualora se ne verificasse la necessità”.

Corriere-2010-07-01-pag22

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