L’intervento dell’assessore alle politiche sociali Cesaretti
BASTIA UMBRA – Sulla partenza a rilento della Consulta Stranieri interviene l’assessore alle politiche sociali Nadia Cesaretti. “Da parte dell’amministrazione comunale – spiega -c’è stata da subito la massima disponibilità; ora sta a loro attivarsi”. A parlare sono i fatti. La prossima riunione è convocata l’11 febbraio, alle 11 di domenica mattina; il sindaco Lombardi e la Cesaretti, insieme a due assistenti, riapriranno gli uffici comunali appositamente per permettere alla Consulta di insediarsi e eleggere presidente e vice presidente. Il tutto sarebbe dovuto avvenire sabato 20 gennaio, ma non è stato raggiunto il numero legale per due motivi: alcuni non sono potuti intervenire perché sprovvisti del permesso di lavoro, negato loro dai superiori e la posizione di due ragazze rumene erano da rivedere. La Romania è entrata a far parte dell’Unione Europea dal primo gennaio 2007 e le due ragazze non sono più estranee alla comunità europea. Su questa modifica burocratica e sui relativi provvedimenti da prendere pare ancora debba farsi chiarezza. Di certo si sa che le rumene non sono state convocate al prossimo incontro e quindi non voteranno.
Riguardo al livello di preparazione dei componenti della Consulta, l’assessore Cesaretti spiega la posizione nel dettaglio: “Nessuno dell’amministrazione deve interferire con gli eletti, soprattutto per evitare di esercitare influenze politiche. E’ nostro dovere fare in modo che gli interessati abbiano a disposizione l’accesso agli uffici che possono elargire il materiale informativo; e sto pensando a Urp, ufficio del cittadino e servizi sociali. Ci siamo addirittura organizzati per fare incontrare i componenti della consulta, che non si conoscevano, prima della prima convocazione, riservando loro il centro sociale XXV Aprile; non rientrava nei nostri obblighi, ma li abbiamo aiutati volentieri. Ora stiamo già provvedendo a trovare loro una sede, sebbene gli uffici comunali siano sotto ristrutturazione. Un computer è già stato accantonato per il loro utilizzo”.
Alberta Gattucci
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