Bastia

Consiglio, l’addio di Carlo Cianetti

ASSISI L’ESPONENTE DELLA SINISTRA LASCIA ED ELENCA TUTTE LE SUE ‘BATTAGLIE’ Nomitato cronista parlamentare: «E’ un ruolo incompatibile»CARLO CIANETTI si è dimesso da consigliere comunale. Era capogruppo consiliare del raggruppamento Italia dei Valori, lista civica ‘Buongiorno Assisi’, Sinistra ecologia e libertà, oltre che di Rifondazione comunista, sinistra critica e i socialisti, forze che lo avevano sostenuto nella sua candidatura a sindaco; non era stato eletto primo cittadino, ma era entrato nel massimo consesso cittadino quale consigliere. «Ci sono due motivazioni alla base della decisione — ha spiegato Cianetti —. Una di natura pratica, legata alla nuova normativa che regolamenta i permessi per coloro che hanno dei mandati amministrativi, in particolare il decreto 138 dell’agosto 2011, che limita fortemente i tempi a disposizione e che di fatto rende impossibile anche studiare le pratiche. Ma soprattutto — aggiunge — sono stato nominato cronista parlamentare e lo statuto della stampa che segue questo settore prevede l’incompatibilità con incarichi istituzionali».Cianetti (che potrebbe essere sostituito, in Consiglio comunale dall’ingegner Paolo Marcucci, ma si è in attesa delle necessarie verifiche e del conseguente iter) rimarrà invece coordinatore politico della coalizione che lo ha candidato. «IN ASSISI la sinistra può vincere solo se unita — dice Cianetti — e scalzare l’amministrazione Ricci, la peggiore da quarant’anni in qua: senza idee, competenze, progetti. Sul fronte del nostro schieramento vorrei sottolineare come la Mongolfiera non sia confluita nel Pd e che continuerà a svolgere il suo ruolo di pungolo. Il Pd, dal canto suo — aggiunge — deve uscire dalla logica delle liti e dei veti e fare il suo ‘mestiere’ di maggiore forza dell’opposizione». L’annuncio delle dimissioni ha rappresentato anche l’occasione, per Cianetti, di tracciare un bilancio della sua esperienza. «La sconfitta ha rappresentato un momento di amarezza — prosegue l’ormai ex consigliere — ma penso che averci messo la faccia, l’aver provato un modo nuovo di fare politica sia stato importante. Abbiamo aperto una strada nuova, senza dimenticare il successo nelle ‘primarie’. Ci sono poi delle battaglie che abbiamo combattuto che ritengo importanti per Assisi, il territorio e per un modo diverso di amministrare e di far politica: per le ‘quote rosa’, contro le ‘parentopoli’, contro la cementificazione, per l’ambiente, per la raccolta differenziata».
Maurizio Baglioni

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