Opposizioni all’attacco mentre Ricci annuncia una nuova seduta per il22luglio

Manca il numero legale e la politica si infiamma
ASSISI – “Si vede che l’approvazione del piano regolatore generale non era poi una cosa così urgente”: basterebbe lo sfogo, fatto a mezza bocca, del presidente del consiglio comunale Lucio Cannelli (che ha avuto peraltro un vivace botta e risposta con il sindaco a margine della seduta sulle responsabilità per aver voluto convocare un consiglio comunale in un giorno feriale e con poco tempo a disposizione) a fare da contraltare alle parole di Claudio Ricci che – relativamente al consiglio di ieri che non si è svolto per mancanza di numero legale, ma mancavano anche quasi tutti gli assessori – parla di “tentativi di ostruzione dell’opposizione, normali dinamismi politici per ritardare l’adozione del prg, strumento atteso da molti cittadini che potranno poi presentare le loro eventuali osservazioni o proposte di miglioramento”. I consiglieri del Pd (Edo Romoli, Claudia Travicelli e Gianfranco Gambucci) e della Mongolfiera (Franco Matarangolo) hanno fatto quello che fanno sempre nei casi in cui la maggioranza non abbia i numeri per fare numero legale da sola: uscire dall’aula. Ricci ha comunque fatto richiesta al presidente e alla conferenza dei capi gruppo di una convocazione per il 22 luglio (oltre a quella di lunedì, con altri 19 punti all’ordine del giorno) “vista l’importanza del nuovo prg che implementerà quello di Giovanni Astengo cercando di coniugare rigorosa tutela del paesaggio, riqualificazione urbana e restauro ambientale, flessibilità, semplificazione e qualità degli interventi edilizi e valutata la necessità di individuare un giorno intero per la discussione”. Dove il centrodestra perde coesione, il centrosinistra attacca: “La maggioranza non esiste più, la spaccatura è netta – accusano Gambucci e Travicelli – o risolvono i loro problemi o prendano atto che non sono più in grado di governare. Non si può approvare un prg solo perché è un atto che rafforzerebbe Ricci e la sua maggioranza, il piano andrebbe discusso anche con i cittadini e ci dovrebbe essere più tempo per poter presentare gli emendamenti. Il gruppo del Pd – concludono i due consiglieri – stigmatizza quanto avvenuto oggi ed il percorso poco democratico fatto dal prg, di cui apprezziamo solo il lavoro fatto sul piano paesaggistico, anche se rimane da verificare l’eventuale incongruenza con il piano paesaggistico regionale”. Critici anche i consiglieri del gruppo misto Lanfranco Lollini (La Destra) e Stefano Pastorelli (Lega Nord): “Quanto successo stamattina (ieri per chi legge, ndr) – scrivono i due esponenti della maggioranza – a nostro avviso è l’ennesima dimostrazione che i problemi interni del Pdl hanno degli effetti negativi anche sull’amministrazione comunale, si veda il consiglio andato deserto per mancanza di numero legale nelle file della maggioranza. Più che fare pressioni per togliere le deleghe a Giorgio Bartolini, un film già visto nel 2005, sarebbe meglio pensare a continuare quanto di buono fatto negli ultimi quattro anni e mezzo ed anche nelle due sindacature precedenti”, concludono i due consiglieri.

Corriere-2010-07-17-pag24

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