Fidimpresa Umbria è entrata a far parte di Uni.co. Marche, il nuovo consorzio servirà tutto il centro Italia
Il presidente Antonello Cozzali: “Così si potranno garantire anche più servizi per l’accesso al credito”
Ratifica dell’assemblea L’ok al termine di un percorso iniziato quasi due anni fa
Gioco di squadra Integrazione tra due regioni simili dal punto di vista economico
“Si è finalmente concluso, dopo più di un anno e mezzo, il percorso che ha portato alla creazione di un confidi interregionale forte e credibile, al servizio del centro Italia. Siamo convinti che per le micro e piccole imprese umbre questo si tradurrà in nuovi servizi per l’accesso al credito.” Sono le parole di Antonello Cozzali, presidente di Fidimpresa Umbria che, tramite un’operazione di fusione per incorporazione, è entrata a far parte di Uni.co. Marche. Nasce dunque un nuovo attore nel mercato della garanzia e del credito che rappresenterà il territorio di Marche e Umbria grazie alla fiducia di oltre 50mila soci, forte di mezzi propri per oltre 68milioni di euro e un obiettivo di produzione, per il corrente anno, di almeno 150 milioni di euro. “Il percorso portato a termine era iniziato quasi due anni fa – dichiara Cozzali -.Dopo un rallentamento provocato dalla pandemia da Covid-19, la conclusione dell’iter è arrivata con la ratifica dell’assemblea dei soci di Fidimpresa del 24 marzo scorso. Nonostante le difficoltà dell’ultimo anno abbiamo ritenuto strategico concludere il processo di fusione perché il tema dell’accesso al credito è centrale per tutte le imprese. La costruzione di un confidi interregionale, che potrà garantire nuovi servizi anche alle imprese di micro e piccola dimensione, era l’unica strada da seguire per restare vicini ai nostri associati. Per questo siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto”. Esprimono soddisfazione anche il presidente di Uni.co. Maurizio Paradisi e il direttore generale Paolo Mariani, che tratteggiano la visione che ha accompagnato
questo processo. “Oggi, con questo annuncio, vogliamo comunicare al mercato il raggiungimento di un importante traguardo che vede la realizzazione di un progetto caratterizzato dalla forza di guardare oltre i confini regionali, coniugando obiettivi e metodologie comuni per sostenere le imprese in territori strategici come le Marche e l’Umbria”. Per il presidente e il direttore è stata vincente la volontà di tutti gli interlocutori chiamati in causa, di guardare oltre le individualità, privilegiando una progettualità corale e condivisa. “Il merito va alle tre associazioni di rappresentanza che hanno dato vita ad Uni.co. quali Cna Marche,
Confartigianato Marche e Confindustria, affiancate oggi da Confcommercio Marche centrali e da Cna Umbria. Tutte hanno da subito manifestato la volontà di dare forma ad un’aggregazione capace di cogliere le nuove sfide proprie del mondo dei Confidi”. Per inquadrare bene questa fusione Paradisi e Mariani specificano quelli che sono gli elementi caratterizzanti la nuova struttura. “Sarà ancor più rafforzato il gioco di squadra esaltando le peculiarità e le caratteristiche proprie di ciascuno dei partecipanti. Partendo dalla consapevolezza che serviva perimetrare uno spazio territoriale più ampio, si è realizzata un’integrazione che vuole unire
due regioni di medie dimensioni come le Marche e l’Umbria, che hanno un humus sociale ed economico molto simile, caratterizzato da un’elevatissima presenza di piccole e medie imprese. In un contesto come quello attuale, segnato dalla crisi pandemica, abbiamo colto questa opportunità per sostenere con ancor più forza il mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa, mondo che sta soffrendo questo momento di difficoltà. La nuova realtà che nasce oggi sarà in grado di essere più produttiva, di contenere i costi e di garantire una maggiore efficienza industriale grazie ad una squadra composta da circa 140 persone operative sui due territori.”
Il distanziamento sociale che ha segnato il 2020 ed il corrente anno non ha impedito la realizzazione di un importante progetto che, per essere portato a termine, ha fatto leva su una spiccata connotazione tecnologica orientata ai nuovi modelli di business. “La volontà di servire la micro e piccola impresa e di riportarla al centro dell’attenzione per il suo immenso valore economico e sociale ha sempre guidato l’azione di tutti i soggetti artefici dell’operazione, che ringraziamo di nuovo per la loro volontà di andare oltre le provenienze e i territori, privilegiando la costruzione di un nuovo soggetto che – concludono Paradisi e Mariani – siamo certi potrà svolgere un ruolo strategico a supporto delle istituzioni di Marche e Umbria”.
R.C.
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