BASTIA UMBRA – Zuccheriere con il coperchio apribile addio. Una tradizione, un elemento classico del bancone del bar che scompare per effetto dell’entrata in vigore di nuove normative che vengono in garanzia della tutela dei consumatori. Scompaiono le zuccheriere e al loro posto, per supplire allo scopo, fanno il loro ingresso da “protagonisti”, i dosatori ermetici e le bustine monodose.
Anche a Bastia Umbra gli esercizi pubblici stanno adeguandosi alla normativa vigente, anche se con qualche “malumore”, dato il costo maggiore delle singole bustine di zucchero che potrebbero riflettersi sul prezzo finale della tazzina in un secondo momento.
La Confesercenti comprensoriale sta pensando a delle iniziative che vengano incontro alle esigenze sia dei consumatori che dei commercianti. A prevedere il divieto di utilizzare zucchero sfuso per motivi igienici è il decreto legislativo n.51/2004 dello scorso 20 febbraio, emanato in attuazione della direttiva comunitaria n. 2001/111/Ce relativa a determinati tipi di zucchero destinati all’alimentazione umana, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 28 febbraio.
Più specificamente l’art.2, lettera f recita che “lo zucchero di fabbrica, lo zucchero bianco, lo zucchero raffinato e lo zucchero bianco raffinato possono essere posti in vendita o somministrati solo se preconfezionati”. Per i trasgressori sono previste multe salate, da 2 mila a 6 mila euro. Tuttavia, in merito all’interpretazione delle norme del decreto, inizialmente sono sorte delle incomprensioni, tanto da far ritenere che potessero essere consentite solamente bustine monodose. Ma a seguito di un chiarimento, richiesto dalla Confesercenti, il Ministero delle Attività produttive ha specificato – nella risoluzione n.769422, del 28 maggio 2004 -, che la nuova norma relativa alla somministrazione dello zucchero nei pubblici esercizi non impedisce di metterlo a disposizione dei clienti attraverso i dosatori ermetici.
L’atto precisa che è escluso l’impiego di zuccheriere “col coperchio apribile”, mentre resta possibile addolcire caffè od altre bevande attraverso i dosazucchero (i cosiddetti dispencer), oltre che tramite le bustine preconfezionate. “Il motivo della decisione — afferma il responsabile locale dei pubblici esercizi della Confesercenti, Giampiero Quartulli – è evitare che lo zucchero venga a contatto con cucchiaini ed altri corpi esterni prima di essere versato nella tazzina. Per farlo, dunque, restano a disposizione le bustine sigillate, che sono la soluzione migliore per chi ama il caffè molto dolce. Ma
anche i dosatori ermetici, la cui diffusione è ormai generalizzata, sono molto utili poiché grazie al loro impiego è possibile evitare lo spreco di zucchero, che altrimenti creerebbe chi ne usa poco”. “L’utilizzo dei dispencer — conclude Quartulli — consentirà agli esercenti di risparmiare sui costi di esercizio, evitando quindi eventuali future lievitazioni del prezzo della tazzina”.

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