Intervento sulle scelte urbanistiche
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Passi il piano Franchi, ma sul progetto dell’area Pic la Confcommercio vuole dire la sua. L’associazione di categoria vede all’orizzonte il prospettarsi di un centro commerciale che definisce “artificiale, completamente scollegato dal resto della città, troppo sbilanciato verso Umbriafiere e nocivo per la rete commerciale esistente a Bastia Umbra”. E la critica, portata avanti dal presidente della sede bastiola della Confcommercio, Sauro Lupattelli, scende fin nelle pieghe di un modus operandi della progettazione delle aree commerciali: “E’ evidente che tutta la programmazione ruota intorno a progetti presentati da privati, i quali, come è naturale, cercano di tutelare la propria vocazione imprenditoriale. Continua, invece, a non esserci traccia delle richieste da noi formulate per un progetto che tenga conto delle aspettative della città di Bastia Umbra per i prossimi decenni, così da razionalizzare le localizzazioni e le funzioni dei vari comparti con un criterio logico e condiviso. Nessuna amministrazione ha finora avuto il coraggio (o l’audacia) di disegnare lei stessa il futuro della città che governa, dettando regole che, chiunque avesse voluto investire in edilizia, in commercio, in industria o quant’altro, avrebbe dovuto rispettare. Regole fondate sull’idea che in un piccolo fazzoletto di terra come il comune di Bastia Umbra avrebbero dovuto rappresentare un esempio per qualità di vita, per sfruttamento sostenibile del territorio e per imprenditorialità redditizia. Intanto si è continuato a bypassare il piano regolatore generale, forse non più funzionale, attraverso deroghe, varianti e suap, rischiando di ritrovarci a dover discutere in futuro come si poteva fare meglio. Si potrebbe obiettare che redigere un nuovo piano regolatore generale richiederebbe altri cinque anni, ma cosa rappresenta un lasso di tempo del genere rispetto agli anni di attesa per il recupero dell’ex mattatoio, che ancora giace nel limbo? O agli anni che serviranno per giungere al recupero del centro storico, che si trova in condizioni disastrose? O agli anni che serviranno per completare una circonvallazione strategica per la mobilità? E, infine, agli anni che serviranno per parlare di recupero dell’area Petrini-Spigadoro?”.

Corriere-2010-09-23-pag20

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