di ALBERTO AGLIETTI
— BASTIA —
NON SOLO Confcommercio chiede conto ai politici locali del proprio operato e li interroga sulle strategie per lo sviluppo. Ora ritorna in campo anche Confesercenti con il presidente Antonio Serlupini che sollecita l’assessore comunale al commercio Andrea Tabarrini a dare risposte chiare per il settore che rappresenta una parte fondamentale per l’economia di Bastia. Vuole sapere che fine ha fatto quel documento annunciato lo scorso aprile come imminente, che avrebbe dovuto tracciare metodi ed obiettivi per il futuro. Era evidente, ricorda Serlupini, che le intenzioni dell’assessore miravano ad un nuovo piano del commercio, non solo di competenza comunale, ma che inserendosi nella programmazione regionale avrebbe comportato l’insediamento di grandi superfici commerciali. Una iattura, secondo il presidente della Confesercenti, che creerebbe un grave squilibrio sul mercato locale del commercio e una minaccia per non poche imprese. Serlupini torna a chiedere all’amministrazione comunale quali sono le sue intenzioni riguardo a temi fondamentali, come il nuovo Piano Regolatore, le aree di ristrutturazione, le grandi e medie superfici, nonché l’accorpamento di superfici e il commercio di vicinato.
Intanto, Rosella Aristei, capogruppo delle liste civiche, plaude alla presa di posizione della Confcommercio che finalmente denuncia ritardi ed inadeguatezze della giunta ed auspica che dal tavolo di confronto richiesto escano proposte concrete e condivise. Il capogruppo di Forza Italia Masci, pur apprezzando l’uscita pubblica di Confcommercio, lamenta l’associazione di categoria valuti alla stessa stregua le responsabilità della giunta che governa con quelle della minoranza che fa opposizione.
m.s.

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