Ballerino vittima di furto d’identità. Un libanese alla guida ubriaco e senza patente si è finto lui

Difesa L’avvocato Abeltino ha ricostruito quanto accaduto ristabilendo la verità

BASTIA UMBRA Preoccupazione e sconcerto ma anche tanta curiosità ha destato la storia del ballerino condannato a sua insaputa e poi assolto solo grazie all’intervento dell’avvocato Gian Marco Abeltino, ieri tempestato di telefonate di complimenti. Protagonista della vicenda un ballerino professionista che ha ricevuto, nel mese di febbraio di un anno fa, una intimazione di pagamento da parte della Agenzia delle entrate – Riscossione di Rimini, scoprendo così l’esistenza di un fermo amministrativo sulla propria autovettura e una cartella di pagamento da oltre 2.000 euro relativa ad una ammenda, quindi a un provvedimento di condanna emesso in sede penale dal Tribunale di Modena. I fatti risalgono al 2009, quando un’altra persona, poi risultata essere un cittadino libanese, si era fatto passare per il ballerino, dopo aver commesso alcune infrazioni stradali: e incredibilmente nessuno aveva controllato, verificando
solo che all’indirizzo fornito dal giovane libanese risiedeva la persona alla guida dell’auto. Neanche il fatto che il ballerino si fosse rivolto ai carabinieri denunciando il furto d’identità è servito, e anzi è stato condannato “a sua insaputa”.Le indagini dell’avvocato Abeltino hanno tra l’altro permesso di rintracciare l’ex fidanzata del colpevole, che ha fornito ai magistrati di Ancona, nell’ambito del giudizio di revisione, un quadro estremamente chiaro della vicenda. A metà gennaio il lieto fine: la Corte di Appello di Ancona ha finalmente assolto il ballerino professionista per non aver commesso il fatto.
F.P.

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