Bastia

«Concorreremo a un risultato storico per la città». Sinistra critica si riorganizza



BASTIA UMBRA – la Destra e la Sinistra critica. Ecco le novità. Il gruppo d’opposizione ha eletto Massimo Gnavolini come nuovo portavoce comunale e ha espresso, alla luce di un “incontro preliminare con il futuro candidato sindaco Stefano Ansideri, l’intenzione del partito a collaborare a quello che potrebbe essere un risultato storico per Bastia Umbra. Il tutto è avvenuto in presenza del consigliere regionale Aldo Traccheggiani, nella sede di via Roma de La Destra. “E’ stata fatta un’attenta analisi politica dell’ottimo risultato elettorale conseguito sul territorio regionale, in particolare nel Comune di Bastia Umbra – spiega il nuovo segretario Gnavolini – il consigliere Traccheggiani si è soffermato sull’atteggiamento da tenere in vista della prossima tornata elettorale, con particolare attenzione agli aspetti sociali di cui La Destra si deve rendere portavoce anche a livello locale, specialmente relativamente alla stesura dei programmi per le ipotetiche future alleanze, che dovranno essere imbastite necessariamente su basi programmatiche”.
Aggiornamenti anche per Sinistra critica che ha eletto il circolo di Bastia Umbra. Di questo fanno parte; Gianni Bernacchia, Gianni Bianchini, Egidio Caso, Luigino Ciotti, Rossano Farabbi, Carlo Lolli, Alessandro Piccini, Silverio Piorico e Fausto Scardazza. “Sinistra critica non è un partito, ma un movimento politico anticapitalista, che vuole ricostruire una sinistra di classe nel nostro paese a partire dalle lotte e dai movimenti sociali – si fa sapere dal circolo – ci impegneremo nei prossimi mesi a raccogliere firme nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, con banchetti nelle piazze a sostegno della proposta di legge sul salario minimo a 1300 euro, individuando negli insufficienti salari una delle emergenze politiche in Italia. Sinistra Critica ribadisce il suo giudizio negativo sull’operato dell’amministrazione comunale di Bastia Umbra, incapace non solo di fare opere, ma che continua a operare per un modello di sviluppo della città errato”.
Alberta Gattucci

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