ECCELLENZA



— BASTIA —
E’ CAMBIATO in soli sette giorni il clima intorno al Bastia. Più serenità e meno tensioni, questo è merito della squadra che ha conquistato il successo casalingo con il Castello e il pareggio a Nocera Umbra. Non si può ignorare che i due risultati positivi in soli tre giorni, da giovedì a domenica della scorsa settimana, sono stati raggiunti con il nuovo allenatore Massimo Cocciari che dal 29 ottobre ha sostituito Claudio Tobia. Cocciari, che torna sulla panchina biancorossa dopo sei anni, non si nasconde le difficoltà.


«MOLTI SONO I PROBLEMI da affrontare — spiega il tecnico — con una squadra che ha scarsi equilibri e poca esperienza. Non mi va di commentare la situazione preesistente al mio arrivo e ancora meno fare valutazioni sull’ex allenatore. La partenza è stata buona, con la mentalità giusta delle «formiche», meno azzeccata la gara di Nocera. Soprattutto nel primo tempo con l’approccio sbagliato, troppa supponenza dei giocatori; poi le cose sono tornate come dovrebbero essere».
Fin qui i risultati appena ottenuti, ora si deve guardare al futuro. Quale la diagnosi di Cocciari?
«I problemi sono tanti — rileva l’allenatore — e ancora oggi non tutti a me chiari. Il compito che mi sono assunto, con un contratto annuale, è quello di salvare la stagione. Vale a dire assicurare al Bastia la salvezza, se possibile evitando i play out».
E sui possibili rinforzi ed eventuali cessioni?
«Finora nessuna decisione è stata presa — annuncia Cocciari —, tuttavia so che la società ha intenzione di tornare sul mercato. Per ora lavoro con i giocatori a mia disposizione e già domenica prossima con il Gabelletta il nostro primo obiettivo è il risultato positivo. Se, poi, riuscissimo anche a divertire sarebbe un elemento in più per riscaldare l’ambiente». Il programma triennale, con cui il Bastia aveva affidato la squadra a Tobia, è ormai archiviato e, forse, se ne parlerà nella prossima stagione.
m.s.

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