Piccoli tesori nascosti, piccoli gioielli di una storia non troppo recente vengono alla luce dalle cantine e dalle soffitte di operatori provenienti per il 20 % da fuori regione, per il 67% da fuori comune e per il I3% dal comune di Bastia. Si sta sviluppando un indotto importante, un indotto che crea l’antiporta di movimenti turistici, di gruppi di persone che si muovono in tutta Italia alla ricerca del pezzo mancante, dell’oggetto esclusivo o semplicemente di qualcosa usato a prezzo assai più basso di un oggetto nuovo. La fortuna in soffitta è stata quell’iniziativa all’avanguardia con i tempi che pur con non poche difficoltà legate soprattutto a questioni atmosferiche, si sta imponendo in un territorio favorevole perché centrale rispetto all’Umbria e rispetto all’Italia.
Una visitatrice ha così commentato nel sito www.ciao.it: «È interessante l’idea di istituire un mercatino dove anche i privati possano vendere gli oggetti che più non usano, in modo da riuscire a trarre un minimo profitto per arrivare alla fine del mese, ed avere la possibilità di disfarsi di oggetti superflui o non più utili, tutto senza vergogna e all’insegna della cordialità. Un mercatino che permette ogni sabato di avere sempre un ricambio di bancarellisti e tipologia di prodotti, rinnovandosi quindi di volta in volta e quindi offrendo ogni settimana un motivo in più per andarci a fare una visitina, aspettando di trovare l’oggetto che magari si è cercato una vita, ma che mai si è riusciti a trovare. Un mercatino veramente azzeccato e carino, anche dal punto di vista della sicurezza. Infatti, sono presenti alcuni volontari che si occupano di vigilare e controllare che tutto si svolga nel migliore dei modi, che le macchine dei visitatori non vengano toccate da malintenzionati e che non si aggirino gli immancabili borseggiatori o accattoni».
La fortuna in soffitta, un nome e una garanzia della merce che viene esposta in maniera assolutamente maniacale come se fosse, a volte, un negozio di alto antiquariato, è andata oltre ogni aspettativa garantendo in ogni condizione atmosferica la propria presenza. È proprio il maltempo che a volte ha provato ad inficiare il buon esito della singola manifestazione senza far demordere i più ostinati ad aprire sotto la tettoia dello stadio comunale nella logica inglese che comunque vada “the show must go on”. Siamo una piccola comunità di visitatori e di operatori uniti dallo stesso interesse per la storia di oggetti a cui abbiamo ridato una vita e che ci permettono di vivere meglio.
Temerari e sicuramente sempre più volenterosi di fare business o semplicemente di arrotondare la propria pensione o il proprio umile stipendio, almeno 20 operatori all’alba del sabato si presentano a montare il proprio banchetto. Cianfrusaglie o antichità, oggetti da collezione o oggetti usati, la formula di creare un appuntamento fisso, il sabato mattina sulla falsa riga dei mercatini alla francese, è sicuramente una formula vincente. Dopo questa, molte iniziative similari sono nate, ma nessuno ha compreso che la chiave vincente non è quella di raccogliere gente in un piazzale portando oggetti alla rinfusa, ma quella di portare grandi estimatori in quel piazzale che cosi si trasforma in un negozio all’aperto di meraviglie. di ricordi, di ricchezza. Dico questo perché altrimenti sarebbe una cosa che tutti possono copiare, ma non è così. L’unicità dell’evento è data dallo spirito, dall’entusiasmo, dalla personalizzazione e dalle motivazioni di chi l’ha creato.
Il 31 maggio 2014 si festeggia il primo anno di attività del mercatino con orario 7 – 19. Siete tutti invitati alle ore I l per il taglio della torta.
UN GRUPPO DI OPERATORIE VISITATOSI