Bastia Umbra, 14 aprile 2011

Abbiamo appreso che l’amministrazione comunale di Bastia ha comunicato alle famiglie che usufruiscono dell’asilo nido comunale un aumento consistente dei costi. Per la fascia di  reddito che va dai 10 ai 20mila euro aumenterà la presenza giornaliera (da 2,58 a 4€), mentre per  tutti i redditi superiori ai 20mila euro annui si prevede un aumento complessivo della retta di circa 100 euro al mese. 
Una decisione che ha colto di sorpresa tutti i genitori e che ha suscitato un’accesa discussione. La promessa di non aumentare le tasse ai cittadini di Bastia passa evidentemente per l’aumento delle rette dei servizi a domanda individuale come gli asili nidi, che tuttavia rappresentano un servizio per l’intera collettività.
L’importanza degli asili nido è infatti ben nota alle famiglie italiane con bambini ed in particolare alle donne, che grazie a queste strutture riescono a conciliare vita privata e lavoro. Un lavoro che oggi per i genitori e per le mamme in particolare è una necessità prima ancora che una scelta, la necessità di avere due stipendi per mantenere in modo decoroso la propria famiglia.
Consideriamo quindi gravissima la scelta dell’amministrazione comunale, tesa a disincentivare l’iscrizione dei bambini ai nidi pubblici e a depotenziare quindi i servizi per l’infanzia del Comune di Bastia.
Una scelta iniqua perché colpisce soprattutto le famiglie con redditi bassi, senza introdurre meccanismi di equità e di vera differenziazione per fasce di reddito.
A beneficiare di questa decisione saranno unicamente le strutture private.
Amelia Rossi 
Segreteria PRC Bastia, circolo Rosanna Cipolla

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