Grande successo di critica e di pubblico ha fatto registrare a Costano la prima edizione del Trofeo artistico “Sagra della Porchetta”, mostra- concorso pittorica collettiva tenutasi  nel centro storico del paese in concomitanza con la tradizionale sagra. Trentasei artisti provenienti da tutta l’Umbria e da regioni vicine, tutti affermati, hanno esposto più di cento opere all’interno del vecchio Castello trecentesco prospiciente la piazza del paese, per l’occasione restituita a nuova vita e a rinnovato protagonismo , così come nel corso delle serate della sagra. Questa la classifica degli artisti per le prime posizioni: Mgogo Saimon, Mario Sciarra, Donatella Masciarri, Leonello Tubetti, Armando Tordoni, Lello Negozio, Monia Romanelli, Francesco Carretta, Domenico Gobbi, Irene Arrigucci.
La manifestazione ha voluto rappresentare una presenza artistico culturale importante in seno alla  quarantennale sagra della porchetta e anche un messaggio chiaro e diretto da inviare a chi di dovere per la completa definitiva ristrutturazione del Castello trecentesco che insieme ai restauri di alcuni siti di Bastia (chiesa di Sant’Angelo, Renzo Piano…) potrebbero rappresentare il biglietto da visita di una città a vocazione anche turistica. Intorno all’antico Castello è cresciuta nei secoli la storica frazione del comune di Bastia  e la sua riscoperta  e ritrovata valorizzazione ha costituito sorpresa e piacevole meraviglia per  tanti visitatori nei giorni della sagra e anche per qualche costanese dell’ultim’ora o eccessivamente distratto.
Per il concorso pittorico il gruppo giovanile di Costano si è servito della preziosa collaborazione dell’Associazione culturale “Amici dell’arte e Ciao Umbria”, sempre attiva nel territorio  con il suo presidente Marco Giacchetti. Alcuni coraggiosi e volitivi costanesi ci hanno creduto  e si sono prodigati per la realizzazione dell’evento e per la rivisitazione storica di Costano, anche attraverso la seconda edizione della proiezione filmico fotografica “La storia siamo noi”, con la suggestiva visione di foto di inizio ‘900 e fino ai giorni nostri. Altre mostre, come quella preziosa del ricamo antico, hanno completato il programma delle serate nella ritrovata piazza, con chiese aperte e rinnovate  ritualità religiose. Per troppi anni la piazza di Costano era rimasta silenziosa e al buio rispetto ai suoni roboanti  e alle luci sfavillanti della vicina area della festa. Quella piazza che la sagra aveva visto nascere tanti anni fa e che, quando riesce a liberarsi della quotidiana sosta (a volte anche selvaggia) delle automobili, ritrova uno splendore e una bellezza sorprendenti.

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