Giuro,  non avevo mai sentito o letto una sequela di cose palesemente inesatte come in questi ultimi giorni.

Non voglio addentrarmi nell’ “affair Caccinelli” perché argomento troppo politico e sul quale credo debbano essere i politici a dover discutere (e poi potrei sembrare “SOTTO TUTELA”), mi preme invece fare alcune precisazioni sul commercio e sull’Associazione Confcommercio.

Mi risulta difficile interloquire con chi non si firma o si cela dietro ad uno pseudonimo, ma comunque tenterò di tranquillizzare “Bastiolo” e con lui tutti coloro che sono preoccupati per come l’Amministrazione Comunale spenderà soldi sul commercio di Bastia, perché saremo proprio noi commercianti a vigilare per primi.

Sulle reali intenzioni dell’Associazione che rappresento e sul fatto che sia stata la Confcommercio a mettere sul piatto alcune problematiche relative alla città di Bastia nel suo insieme ed al commercio in particolare, non ci dovrebbero più essere segreti in quanto, senza andare troppo indietro, negli ultimi 15 mesi cioè da quando si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo, abbiamo più volte affrontato i temi in questione, spesso anche senza ottenere risposte dai nostri interlocutori.

E’ vero, Confcommercio è una associazione di categoria che rappresenta solo una parte (peraltro maggioritaria) delle attività del terziario di Bastia , come è altrettanto vero che  vive ed opera in una sede per la quale paga un affitto e da impiego e retribuzione ad alcuni dipendenti grazie ai proventi del lavoro di ufficio e alle quote pagate dai soci, per i soci svolge un ruolo sindacale ed ha un atteggiamento propositivo e di confronto con molti soggetti, siano essi Amministratori, politici o altre associazioni del territorio e non solo.

Chi ci conosce bene sa che vogliamo operare nell’interesse esclusivo della città e, come spesso è successo in occasione di eventi o manifestazioni, molti dei nostri soci  sostengono i costi anche di non soci e di soci che scelgono di non partecipare economicamente all’organizzazione, salvo poi godere degli stessi benefici di tutti gli altri (vedi campagne pubblicitarie dove comunque si cita sempre Bastia e il suo commercio e non questo o quel commerciante).

Il nostro  interesse è da sempre e soprattutto attrarre un numero sempre maggiore di clienti che possano apprezzare i negozi di Bastia e ci impegniamo per questo.

Se ciò può essere definito “rappresentare solo una parte dei commercianti”, allora mi viene da pensare che molti anche in altri settori rappresentano solo se stessi o pochi altri.

Detto questo, se “Bastiolo” è così bastiolo come dice di essere, non credo avrà problemi a collaborare, quindi lo invito ufficialmente a partecipare con la Confcommercio, il consorzio “Bastia Umbra City Mall” e con le entità che vorranno essere coinvolte, alla stesura di un piano di “Marketing Urbano per Bastia”, che potrà essere proposto all’Amministrazione Comunale e che sarà, come sempre, un progetto a favore della città e di tutto il commercio.

Qualora pensasse di poter essere considerato per questo  “sotto tutela” di qualcuno, farà bene a rimanere nell’anonimato così da poter solo criticare chi e cosa vuole, giusto o sbagliato che sia.

Il Presidente

Sauro Lupattelli

(saurolupattelli@alice.it)

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