Bastia

Il Comitato Renzi non esclude un futuro autonomo dal PD

Si è consumato in poco più di due ore il primo coordinamento del PD dopo le primarie, affrontando così in modo veloce, superficiale e approssimativo il voto del 25 novembre e 2 dicembre da quale è emerso un dato inconfutabile: gli elettori hanno utilizzato questa occasione per esprimere il quotidiano disagio economico, lavorativo e sociale che li pervade, generato da una politica che negli ultimi 30 anni ha occupato le istituzioni (sia locali che nazionali), invitandoli a fare un passo indietro e chiedendo un naturale e opportuno avvicendamento generazionale.
Un messaggio, questo, totalmente disatteso vista la rigidità delle posizioni che si sono delineate durante la riunione dell’Unione Comunale del PD di Bastia U.
Infatti, nonostante lo sforzo apprezzabile ma insufficiente di pochi nel dare un segno di apertura invitando i ragazzi del comitato che non sono ne tesserati ne membri del partito a fare ingresso nella struttura, non si è evidenziata nessuna linea politica volta ad accogliere l’indicazione del 53% dei votanti alle primarie.
Tutto ciò impone al Comitato Assisi e Bastia con Matteo Renzi di rimanere in un’ottica di osservazione (rispetto a ciò che il PD di Bastia intenderà fare) ma soprattutto impone una seria riflessione su un futuro autonomo e distinto, anche attraverso forme alternative di associazionismo.
E’ proprio quindi con questo spirito che il Comitato ha intenzione, rispettando tra l’altro il suo regolamento costitutivo, di rimanere in vita con l’obbiettivo di coltivare, anche a livello locale, le linee e i principi politici che Matteo Renzi ha espresso nella sua campagna elettorale e che tanto hanno affascinato, coinvolto e convinto i nostri elettori. Un compito, questo, che ad oggi il PD bastiolo non è assolutamente pronto a farsene carico.
Comitato Assisi e Bastia con Matteo Renzi.

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