Bastia

Comune, si parla di verbalizzazione e le diffidenze fanno il resto

Interpellanza trasversale delle minoranze 
 
BASTIA — Se si trattasse del solito chiacchiericcio in «politichese», non metterebbe conto parlarne; ma il confronto, l’altra sera in Consiglio comunale sulla verbalizzazione delle sedute, ha un interesse pubblico per tutti i cittadini. Il problema sollevato con un’interpellanza delle minoranze (da Fi a Rifondazione passando per le Liste civiche di Rosella Aristei,) partiva dalla constatazione che la registrazione di una seduta consiliare del 2003 è risultata carente e incompleta. Cosa che ha ammesso lo stesso presidente dell’assemblea Andrea Tabarrini (Ds), annunciando che però, d’ora in avanti, si avvierà una sperimentazione affidando ad un’agenzia esterna la trascrizione delle registrazioni. Una decisione non condivisa da Forza Italia che, più di ogni altro gruppo, ha insistito per un intervento di garanzia. Il coordinatore comunale «azzurro» Francesco Fratellini suggerisce una soluzione tecnica meno costosa utilizzando per la registrazione un apparecchio con doppio nastro e disponendo la trascrizione solo in caso di necessità. Altra questione da risolvere è l’approvazione del verbali delle delibere che il regolamento prevede in ogni seduta, ma che non viene mai rispettata. Non manca, sovente, la necessità di verificare le volontà espresse nei dibattiti consiliari, come ha evidenziato il caso delle Norme tecniche di attuazione del Piano di recupero ex Giontella, adottato sempre nel 2003, che da settimane è fonte di durissime polemiche.
m.s.

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