Bastia

Comune-Asl, ora è scontro aperto

ASSISI NEGATO L’UTILIZZO DI UNA SALA AGLI AMMINISTRATORI MUNICIPALI  NON DEVONO essere proprio ‘ottimi’ i rapporti fra Assisi e Asl 2 se quest’ultima, oltre a non dare risposte certe sul ruolo dell’ospedale ormai da tempo (primari e direttore sanitario da rimpiazzare, parcheggio, questione punto nascita e altri servizi) non concede una sala per consentire all’amministrazione municipale di tenere un incontro dedicato proprio al futuro del nosocomio; riunione svoltasi in Comune, con appendice poi davanti ai cancelli dell’ospedale. «Avevamo chiesto la sala, ma ci hanno risposto che la nostra presenza avrebbe interferito con le attività sanitarie» spiega il sindaco Claudio Ricci, contrariato per l’atteggiamento dei vertici Asl. Incontro che ha visto la partecipazione della giunta, del presidente del consiglio comunale Lucio Cannelli e dei consiglieri Antonio Lunghi (Udc), Edo Romoli (Pd), Simonetta Maccabei e Patrizia Buini (Lista Bartolini). L’idea di fondo è quella di far saltare il muro di gomma che avvolge l’ospedale ed evitare che il nosocomio assisano diventi il fornitore di professionalità per tutta la sanità umbra, mettendo a repentaglio la sua stessa esistenza. Dai lavori è scaturita una mozione unitaria che verrà portata in consiglio comunale. Si chiede l’attivazione di una conferenza programmatica regionale (Regione, Asl 2, comuni di Assisi, Bastia Umbra, Valfabbrica, Bettona e Cannara) per definire, nel piano sanitario e infrastrutturale, il ruolo dell’ospedale; dovrà essere non di ‘comunità’, ma con caratteristiche speciali. Ma Assisi chiede risposte concrete: la sostituzione del direttore sanitario, il mantenimento degli attuali servizi e del punto nascita con nomina del primario in ostetricia e ginecologia, la sistemazione del parcheggio. 
 Nazione-2011-01-27-Pag14
 
 

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