Bettona Lettera aperta di sindaco e vice, che sferrano duri attacchi

BETTONA – Durissima presa di posizione di Lamberto Marcantoni e di Valerio Bazzoffia, rispettivamente sindaco e vice sindaco di Bettona (entrambi indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura sulla gestione dei rifiuti trattati dal depuratore locale). Dopo aver affermato che “è ormai chiaro che, se disastro ambientale c’è stato, questo parte da lontano”, Marcantoni e Bazzoffia puntano il dito contro l’atteggiamento e le scelte, “ai danni dei cittadini di Bettona, tenuto da parte della Regione nell’ambito del programma di tutela ambientale 94/96, che ha determinato l’ampliamento del depuratore”.
I due amministratori chiamano in causa, oltre alla Regione, anche “i progettisti della Codep e delle Amministrazioni di allora (Arpa e Comune)”, che secondo loro non avrebbero evidenziato gli errori progettuali “e la mala organizzazione degli interventi previsti”.
La nota fa riferimento a un giro di “ingenti fondi pubblici: nel 1984, 4 miliardi e 50 milioni delle vecchie lire, nel ’96 6,72 miliardi di vecchie lire. In tutto oltre 11 miliardi”. Affermano poi che il “progetto è stato condiviso e controllato dalla stessa persona, che nel 2007 dichiara l’impianto perfettamente funzionante, quando nel 2006 il tecnico dell’inchiesta rileva l’assenza di parti progettuali previste, e di altre mai entrate in funzione”. Dito puntato anche contro il progetto per quanto riguarda il “saldo pari a 0 tra produzione ed utilizzo del refluo, basato su un principio matematico di impiego agronomico dello stesso su un comprensorio fertirriguo pari a 1.100 ettari esistenti solo sulla carta, mai effettivamente disponibili; ed in questi anni la laguna di stoccaggio non è mai stata piena”.
Viene quindi ricordato come “il presidente dell’azienda che ha curato il progetto, nel 2000 si dimette e diventa controllore dell’ambiente della provincia di Perugia, incarico che l’attuale presidente della Regione ha prorogato”.
Non basta. Marcantonini e Bazzoffia scrivono che è “la Regione Umbria che cura l’intero appalto, collauda l’impianto e liquida le somme dello Stato messe a disposizione, malgrado sia assente la quota propedeutica di co-finanziamento della Codep, malgrado le parti mancanti”.
Ce n’è per tutti. Per la Codep, che secondo sindaco e vice avrebbe fatto “quagliare” i saldi di liquame in arrivo, con l’ipotetica utilizzazione agronomica, usufruendo del fiume”. Per il Comune di Bettona, “che non controlla e che prende in carico un’opera incompleta e malfunzionante e mette un suo ‘uomo’ nel collegio sindacale della Codep, uomo che per anni fa i complimenti alla stessa per ‘l’ottima gestione”.
Chiusa al fulmicotone: “Quella politica ha rovinato Bettona. Si indaghi anche su questo”.

Esposto, oggi la presentazione

“Pronti a denunciare Palazzo Donini”

PERUGIA – I comitati popolari per l’Ambiente di Bettona e Marsciano presenteranno questa mattina alle 10, presso la Procura della Repubblica di Perugia, un esposto-denuncia nei confronti della presidente della giunta regionale, Maria Rita Lorenzetti, e dell’assessore all’Ambiente, Lamberto Bottini, a seguito delle iniziative giudiziarie riguardanti la gestione degli allevamenti suinicoli e dei depuratori di Bettona e Marsciano. Il documento ed altri atti sulla base dei quali chiederanno alla Procura di procedere verranno successivamente illustrati in un incontro pubblico.

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