Bastia

Commercio: Quale futuro?

L’arrivo del Ministro Bersani a Bastia è coinciso con l’assemblea indetta dall’amministrazione per incontrare i commercianti bastioli. Dalle dichiarazioni dell’assessore, sembra l’assemblea abbia avuto un gran successo. Sentendo chi era presente sembra che non sia così. Alcuni interventi hanno criticato con forza la posizione dell’assessore resa pubblica il 20 febbraio sul Corriere dell’Umbria:


quando sostiene che le potenzialità del territorio siano state poco valorizzate e intende pretendere un trattamento differente durante i lavori in corso che si svolgeranno per le seconda modifica della legge 2003. “Bastia Umbra vanta un’offerta commerciale eccellenza, non solo per cio che riguarda quantità e qualità, ma anche dal punto di vista della rapidità di offrire la novità del prodotto” sostiene Tabarrini “per questo vogliamo un trattamento paritario rispetto agli altri comuni e recuperare quello che ci è stato negato, mentre a Trevi e a Corciano spuntavano poli commerciali come funghi”.


Dopo l’assemblea e le critiche ricevute dai commercianti, ieri, sullo stesso giornale :


“Le eventuali aperture di grandi superfici all’interno del territorio comunale dovranno avere il requisito primario di facilitare l’in-coming verso i commercianti già operativi – dichiara l’assessore allo sviluppo economico, Andrea Tabarrini – in qualità di rappresentante delle istituzioni locali, difenderò l’operato di associazioni di categoria e operatori del settore attivi nel comune, che non dovranno essere svantaggiati da un piano del commercio regionale che preveda a Bastia Umbra attività concorrenziali rispetto a quelle già esistenti. Proprio per questo motivo e nata l’esigenza del confronto tra amministrazione e commercianti”.


Nel primo caso si “Pretende” maggiore attenzione e significa che si vuole la grande distribuzione a Bastia.


Nel secodo caso si dice che si vuole difendere il commercio locale dal loro assalto favorendo la rivitalizzazione del centro storico che sicuramente non può avvenire con i grossi gruppi commerciali che hanno bisogno di grandi spazi e molte infrastrutture.


In sostanza se ho ben capito Si vuole portare a Bastia la grande distribuzione  come i “Poli commerciali di Trevi e Corciano” che non devono fare concorrenza al commercio già presente in città.


E’ come dire vogliamo aprire un distributore di carburanti che non venda benzine e gasolio. MA VI SEMBRA UN RAGIONAMENTO SERIO?


F.F.

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