Bastia

Commercio, i comuni al top e quelli in coda

Ecco la mappa regionale che emerge dagli studi di settore dell’Agenzia delle entrate
Sul podio Perugia e Bastia, Temi sta un gradino sotto


BRUNO COLETTA
Sul podio Perugia e Bastia Umbra. In buona posizione Terni, Bastia, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Passignano sul Trasimeno, San Giustino, Sigillo, Acquasparta, Avigliano Umbro e Montecastrilli. In coda Costacciaro, Polino, Ficulle, Monte Castello di Vibio, Paciano, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Sellano, Vallo di Nera e Valtopina.
E’ la mappa della ricchezza e dello sviluppo relativi al settore del commercio che emerge dalla classificazione effettuata – comune per comune – dall’Agenzia delle Entrate e relativa allo studio di settore del comparto distributivo. In base a una serie di indicatori (generali, come il grado di scolarizzazione, il livello di benessere…, e specifici del settore del commercio) l’Agenzia delle Entrate determina il grado di sviluppo del settore commerciale municipio per municipio, inserendo ogni comune in una specifica classe. Per ogni classe c’è un reddito presunto di partenza degli esercenti. Essere inseriti nelle classi “ricche” significa quindi redditi presunti più elevati e quindi più tasse da pagare. L’inverso se si viene inseriti in una classe “povera”.
Gli indicatori specifici presi in considerazione dall’Agenzia delle Entrate sono le autorizzazioni commerciali in sede fissa alimentare per mille abitanti; autorizzazioni commerciali in sede fissa non alimentare per mille abitanti; autorizzazioni commercio ambulante per mille abitanti; grandi magazzini e ipermercati per mille abitanti; superficie grandi magazzini per mille abitanti; supermercati alimentari per mille abitanti; superficie supermercati alimentari per mille abitanti; “modernizzazione del commercio” (indicatore calcolato come rapporto tra il numero di grandi magazzini e supermercati alimentari e il numero di autorizzazioni del commercio in sede fissa). Ed ecco la situazione nel Ternano e nel Perugino.


Provincia di Perugia
Scontata la collocazione di Perugia nella classe migliore (la 5, che riguarda comuni con benessere
molto elevato, in aree urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta), emerge a sorpresa che Corciano (inserito tra le aree ad alto livello di benessere) viene considerato più ricco di Assisi (inserita tra le aree con un livello di benessere medio). A livello di esercizi commerciali, afferma l’Agenzia delle Entrate, Corciano è nel gruppo delle aree “con un tessuto produttivo industriale e una rete commerciale prevalentemente tradizionale”, mentre Assisi è inserita tra le aree “con elevata dotazione di servizi commerciali specialmente tradizionali”. Bastia, invece, come detto è il comune umbro sul podio più elevato insieme a Perugia.
Delude un po’ Spoleto, Gubbio e Umbertine, che si trovano in classe 2, ossia tra le aree “con elevata dotazione di servizi commerciali specialmente tradizionali” ma che presentano un livello di benessere medio. Meglio Foligno, Città di Castello, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Passignano (che batte Castiglione del lago), Todi, San Giustino e Sigillo, tutti in classe 6, dove sono inserite le aree “di medio piccole dimensioni con una marcata presenza di grandi superfici commerciali, con altro livello di benessere e un sistema economico produttivo evoluto”.
In coda ci sono 8 comuni, messi dall’Agenzia delle Entrate in classe 4 (aree a basso livello di benessere, minore scolarizzazione e rete distributiva tradizionale).
Da evidenziare la buona situazione del Gualdese (oltre a Gualdo Tadino, capoluogo comprensoriale, in classe 6 c’è anche Fossato di Vico)


Provincia di Terni
In buona posizione Terni e altri comuni già citati inseriti in classe 6, mentre la maggior parte dei municipi del Ternano vengono inseriti in classe 2, che presenta un livello di benessere medio ab-binato a un’elevata dotazione di servizi commerciali specialmente tradizionali. Allerona, Baschi, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Parrano, Porano, San Gemini, San Venanzo e Stroncone si trovano in classe 7 (aree con livello medio di benessere, con un sistema produttivo prevalentemente industriale e con una rete distributiva poco modernizzata).


 


Ogni gruppo rappresenta un determinato livello di ricchezza e sviluppo del settore distributivo, tutte le caratteristiche


Le 7 classi in cui si trovano i municipi dell’Umbria


Ecco le caratteristiche di ognuna delle 7 classi classi – o gruppi – elaborate dall’Agenzia delle Entrate, in base a specifici parametri, per valutare il grado di ricchezza sviluppo dei comuni dell’Umbria relativamente al settore del commercio.
CLASSE 1 Aree con livelli di benessere e scolarizzazione molto bassi ed attività economiche legate prevalente-mente al commercio di tipo tradizionale. Il profilo economicosociale di tali comuni denota caratteristiche di marginalità rispetto alle opportunità di sviluppo: la loro popolazione possiede, assai più che in altri gruppi, una formazione scolastica elementare. Il sistema economico locale è improntato soprattutto ad attività che ruotano attorno al commercio, ma con un’organizzazione prevalentemente tradizionale.
CLASSE 2 Aree con elevata dotazione di servizi commerciali specialmente tradizionali; livello di benessere medio. I comuni di questa area sono caratterizzati dalla presenza di una rete commerciale assai sviluppata in rapporto alla popolazione. Tale rete commerciale presenta un modesto grado di modernizzazione, ma si tratta, soprattutto, di negozi di prossimità.
CLASSE 3 Aree ad alto livello di benessere, con un tessuto produttivo industriale e una rete commerciale prevalentemente tradizionale. I comuni di questo gruppo presentano un elevato grado di benessere derivante dalla struttura marcatamente industrializzata dei rispettivi sistemi locali. Sotto il profilo distributivo la rete non presenta caratteristiche di spiccata modernizzazione, essendo invece basata principalmente su negozi tradizionali che svolgono, in particolare, una funzione di prossimità.
CLASSE 4 Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale.
Il raggruppamento di questi comuni presenta numerose analogie con il pro-filo già delineato nel gruppo 1 quanto a livello di benessere, scolarizzazione, composizione dell’attività economica e struttura distributiva. Il livello di benessere è tra i più bassi, se confrontato con le altre aree territoriali, e ciò è dovuto a più fattori concomitanti quali: la scarsa industrializzazione, una limitata diffusione di servizi alle imprese (che generalmente si associa ad una struttura economico-produttiva poco sviluppata), un livello di qualificazione professionale tendenzialmente arretrato connesso al-l’elevata quota della popolazione senza titolo di studio (18%) e di analfabeti.
CLASSE 5 Aree con benessere molto elevato, in aree urbane e metropolita-ne fortemente terziarizzate e sviluppa-te, con una rete distributiva molto evoluta.
Il profilo socio-economico mette in evidensa il più alto tasso di scolarizzazione tra tutte le aree territoriali individuate e il più elevato livello di qualificazione professionale che da esso deriva, come dimostra anche il valore in assoluto più alto di servizi alle imprese per abitante. La componente di industrializzazione manifatturiera non è elevata, ma è inserita in un tessuto economico-produttivo evoluto, contrassegnato da una notevole presenza anche di servizi finanziari. Il livello di benessere della popolazione ne risulta, conseguentemente, ai valori in assoluto maggiori. Anche la rete distributiva, in stretta correlazione con una domanda di servizi commerciali sostenuta ed evoluta, mette in luce caratteristiche di intensa modernizzazione per l’elevata dotazione di superfici di grandi dimensioni, alimentari e non alimentari; ad esse, comunque, si integra una rete molto sviluppata di servizi di prossimità, specialmente nel settore non alimentare.
CLASSE 6 Aree di medio-piccole dimensioni con una marcata presenza di grandi superfici commerciali, con alto livello di benessere e un sistema economico-produttivo evoluto. Spesso tali Comuni ospitano l’insedia-mento dei centri commerciali che possono servire un vasto bacino di popolazione con una domanda sostenuta ed un elevato tenore di vita.
CLASSE 7 Aree con livello medio di benessere, con un sistema produttivo prevalentemente industriale e con una rete distributiva poco modernizzata. Si tratta di sistemi economico-sociali caratterizzati da un livello di benessere me-dio, generato da un tessuto molto sviluppato di attività industriali manifatturiere, e da un tasso di scolarizzazione non elevato. La rete distributiva non mostra un processo di modernizzazione evoluto; la presenza di supermercati appare modestissima in rapporto alla popolazione.

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