Polemica sulla rete distributiva
NEGOZI 
Centro fieristico e «Petrini» scatenano la querelle
 
 — BASTIA —
SIAMO ORMAI ARRIVATI al nodo centrale delle questioni che agitano da settimane il dibattito politico amministrativo locale e cioè lo sviluppo economico che ha nel commercio il suo volano. Ora, la Confcommercio locale dopo qualche esitazione prende posizione sulle strategie del settore denunciando la ‘doppiezza’ dell’amministrazione comunale che avrebbe consegnato alla Coop il destino della rete commerciale di Bastia. Dieci giorni fa il consigliere regionale e comunale di FI Massimo Mantovani aveva annunciato che la Coop Umbria aveva acquisito 4.500 mq delle medie superfici previste nell’area di recupero ex Giontella. Successivamente è emerso, sempre da indiscrezioni mai smentite, che la stessa Coop avrebbe opzionato la media superficie prevista nell’area a sud della Petrini e a ridosso del Centro fieristico regionale. Insomma, la più grande azienda commerciale alimentare italiana diventa arbitra delle scelte urbanistiche e commerciali di Bastia. A questo punto insorge la Confcommercio che parla di tradimento, ma non della Coop quanto dell’amministrazione comunale che il presidente dell’associazione Marco Caccinelli (nella foto) dei commercianti accusa di aver utilizzato strumentalmente la concertazione per fini tutt’altro che trasparenti. «Siamo perplessi — scrive Caccinelli — per i buoni propositi dimostrati negli incontri con l’attuale amministrazione nei quali venivano ostentate condivisioni di strategie che alla luce dei fatti si sono rivelate bolle di sapone. Ci sembrava che l’attuale Amministrazione Comunale — aggiunge — condividesse il nostro progetto di fondere le esigenze dei nuovi insediamenti con la rete commerciale esistente». La strategia sulla quale da anni fonda le sue iniziative la Confcommercio è quella di ampliare l’attuale rete distributiva nel centro urbano che doveva avere come polo di attrazione il recupero dell’area ex Mattatoio, dove realizzare una media superficie alimentare (Coop) e altri negozi da dislocare anche nel nuovo quartiere «Bastia 2», vicino alla superstrada. «Ci siamo fidati — sottolinea Caccinelli — dei discorsi, delle promesse, una per tutte del sindaco in campagna elettorale: “La prima pietra che poseremo sarà quella per il recupero dell’ex Mattatoio” e ci siamo scottati le mani». Ed ecco l’affondo della Confcommercio: «I consumatori che per i propri acquisti scelgono Bastia lo fanno per la convenienza, la professionalità, la serietà e la qualità della merce, nonostante la carenza di parcheggi, marciapiedi, la viabilità, l’arredo urbano, i servizi che questa amministrazione a tutt’oggi non è riuscita a realizzare, oltre a non aver mantenuto le promesse di organizzare eventi, manifestazioni ed iniziative capaci di attirare, intrattenere ed allietare la permanenza degli utenti nella nostra città».
Massimo Stangoni

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