Bastia

Comitato in difesa dei castelli

Rocca Sant’Angelo, Sterpeto e San Gregorio contro il piano regolatore
I cittadini: “Mancano gli allacci e la toponomastica”
ASSISI – Torna a farsi sentire il comitato per la tutela dell’area dei castelli e delle case coloniche nella valle del Chiascio, che nei giorni scorsi ha organizzato un incontro per presentare alla popolazione l’osservazione al prg di Assisi riguardante un’area di circa 6 ettari sotto la frazione diventata da agricola edificabile o altre destinazioni possibili tra cui quella estrattiva. “L’assemblea – spiega una nota del comitato – ha condiviso in pieno l’iniziativa dei 60 cittadini ed ha preso atto della solidarietà di vari consiglieri comunali, decidendo di promuovere momenti di confronto con i consiglieri comunali per spiegare gli effetti nefasti della scelta fatta con l’adozione del prg per arrivare al cambio di posizione quando si dovranno votare in sede di consiglio comunale le singole osservazioni”. Verrà inoltre costituito il “Comitato per la tutela dell’area dei castelli di Rocca Sant’angelo, Sterpeto e San Gregorio”, che si occuperà di tutte le varie problematiche del territorio di Rocca S.Angelo, San Gregorio, Sterpeto ma con la priorità immediata di promuovere tutte le azioni utili e necessarie per far ritornare l’area modificata in area agricola di particolare pregio paesaggistico e ambientale. Anche Sinistra Critica dice “no alla speculazione” e sottolinea come “sul prg non è stato fatto alcun momento partecipativo con la popolazione”, ma segnala le altre esigenze di Rocca Sant’ Angelo e zone limitrofe. “Moltissime famiglie – è scritto in una nota – non hanno l’acqua pubblica e alla rete del metano; manca totalmente la toponomastica e un’adeguata manutenzione delle strade, oltre a un progetto di valorizzazione culturale e turistica del territorio; occorre l’illuminazione pubblica e un recupero di Rocca S.Angelo a cominciare dalla chiesa, ma non ci sono investimenti pubblici in questa direzione; da anni viene chiesto lo spostamento del monumento ai Caduti, che non avviene. Si tratta di problemi che hanno bisogno di risposte – conclude la nota – ma che l’amministrazione comunale di Assisi si guarda bene dall’affrontare”.

Corriere-2010-12-17-pag21

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